Honda RCV: l’evoluzione della specie

FOTO INTERATTIVA I primi 11 anni della MotoGP dell'ala dorata

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La Honda RCV nelle sue varie incarnazioni, 4 e 5 cilindri, 800 o 1000 cc di cilndrata, si è dimostrata negli ultimi dieci anni come la moto da battere.  La prima versione è data 2002, quando le 500 2 tempi lasciarono il posto alle 4 tempi di 990 cc. La scelta della casa di Tokyo fu di realizzare un propulsore 5 cilindri a V con cui vinse il titolo nel 2002, 2003 e 2006 con Valentino Rossi e Nicky Hayden. La sigla del prototipo era RC211V: le prime due lettere identificano il propulsore quattro tempi, la V la struttura, 21 indica il XXI secolo e l’1 è il numero progressivo della versione destinata alla classe regina del motomondiale.

Nel 2007 cambiarono i regolamenti, la cilindrata fu ridotta a 800 cc e debuttò la RC212V, che perse anche un cilindro. Con questa moto i piloti del team ufficiale HRC, in 5 anni, salirono 84 sul podio e conquistarono 24 vittorie, oltre alla vittoria del titolo nel 2011 grazie a Casey Stoner. Altra piccola rivoluzione nel 2012 con i motori che crescono fino al litro pieno di cilindrata e l’esordio della RC213V per cui Honda dichiara – molto pessimisticamente - 230 CV il cui telaio è stato completamente ridisegnato pur continuando sulla strada delle precedenti versioni. Qualche dato tecnico: 2.052 mm di lunghezza, 1.435 di interasse, 1.110 di altezza e 645 di larghezza, mentre il peso è di 157 kg come previsto dal regolamento.

L’immagine interattiva in basso mostra i dettagli della RC213V e le differenze dalla sua progenitrice. La MotoGP di Honda in 10 anni è più corta e bassa ma, a causa dei regolamenti, ha messo su qualche chilo. Per scoprirne tutti i segreti non dovete fare alto che navigare nella foto a colpo di click.

 



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