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La Kawasaki vuole David Salom per sostituire Joan Lascorz ma il team Pedercini non ci sta.
La richiesta è arrivata giovedi mattina direttamente da Guim Roda, team manager di Kawasaki Racing. L'offerta è stata avanzata in questi termini: vi prendiamo Salom riconoscendovi una piccola buonuscita.
La famiglia Pedercini però ha risposto picche. David Salom si è rotto lo scafoide destro nei test di Phillip Island e nei due round precedenti ha corso menomato. Il Mondiale del pilota di Maiorca, la stessa isola di Jorge Lorenzo, sta cominciando a dare qualche segno di risveglio qui ad Assen e il decimo posto in griglia è una buona piattaforma per risalire la corrente. E' da notare che nel team Pedercini Salom guida la ZX-10R ufficiale versione 2011 che dai test di Imola è equipaggiata con l'elettronica Marelli MHT, la stessa montata sulla ZX-10R 2012 di Tom Sykes.
Guim Roda ha sondato il terreno anche con Anthony West ma l'australiano non sembra propenso a rinunciare ai soldi messi sul piatto dalla sua attuale squadra Moto2, la QMMF che è sostenuta dalla monarchia del Qatar. La Kawasaki infatti offre una Superbike molto competitiva ma un ingaggio abbastanza risicato. E sicuramente West non accetterebbe di finire da Pedercini al posto di Salom dirottato nel team interno.
Il manager spagnolo ha messo in lista anche Sergio Gadea, 28enne spagnolo che andava forte in 125 ma è reduce da una disastrosa stagione in Moto2, tanto che essere rimasto a piedi. Un salto nel vuoto, dunque.
Nella trattativa si è inserito anche Luca Scassa offerto alle due formazioni Kawasaki dal suo manager personale. Resta da capire a quali condizioni potrebbe liberarsi dalla Honda Padgett's con cui partecipa al campionato britannico. La candidatura non sembra comunque aver suscitato entusiasmi, nè sul fronte interno nè sul versante Pedercini.
L'unica certezza, al momento, è che a Monza (4-6 maggio) la Kawasaki ufficiale dovrà schierare due piloti.
