Sesti: 'in bocca al lupo' Ducati

Il presidente FMI: "orgogliosi che una nostra azienda susciti così grande interesse"


Con i suoi quasi 90 anni di storia alle spalle, anche se per quanto riguarda le moto sono 20 in meno, Ducati è a tutti gli effetti una parte importante della storia industriale italiana. Entrata nelle corse nella metà degli anni ’50 ha conquistato la prima vittoria mondiale in 125 con Alberto Gandossi, mentre più recentemente ha corso da protagonista in Superbike conquistando 14 titoli piloti dal 1990 a oggi, oltre all’iride in MotoGP nel 2007. Paolo Sesti, presidente della Federazione Motociclistica Italiana, ha accolto con grande ottimismo il passaggio di uno dei gioielli italiani ad Audi, accordo ratificato ieri.

A pochissime ore da un annuncio per certi versi clamoroso, sia pure già anticipato da numerose fughe di notizie, è molto difficile riuscire a dare un giudizio compiuto – spiega Sesti - Credo vada comunque sottolineato l'orgoglio, da italiani, che una delle nostre aziende più note e prestigiose abbia suscitato così tanto interesse, da parte di un gruppo motoristico di primissima importanza a livello mondiale, da essere acquistato al termine di una trattativa concreta, breve e diretta”.

Sono convinto che la sensibilità, l'esperienza e la lungimiranza di Audi confermeranno l'impegno, di cui si sente parlare, di mantenere Ducati non solo in Italia, ma profondamente italiana. Il radicamento sul territorio, l'utilizzo di maestranze super specializzate, il mantenimento in loco di tradizioni e caratteristiche che sarebbe totalmente impensabile decidere di dislocare altrove, credo siano premesse indispensabili al pieno successo dell'operazione. Ma mi sembra che il management di Audi abbia già indirizzato in questo senso le proprie considerazioni, peraltro sperimentate con successo in situazioni precedenti” aggiunge il presidente della FMI riferendosi all’acquisizione di Lamborghini.

In un periodo di fortissimo sviluppo della globalizzazione dei prodotti e dei mercati, d'altra parte, credo che operazioni di questo genere rientrino nell'ordine inevitabile delle cose – conclude Sesti, che non rinuncia ad un augurio per il futuro indirizzato alla Casa di Borgo Panigale - Il più sincero ‘in bocca al lupo’ a Ducati, dunque, che si appresta a vivere un nuovissimo ed entusiasmante futuro, nella certezza che le sue straordinarie caratteristiche industriali, unite alle nuove risorse a disposizione, non potranno che esaltare una storia già ora di grandissimo successo”.

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