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Rossi e MotoGP: matrimonio inscindibile

Il motomondiale non può perdere il suo simbolo e già si parla di 2013

MotoGP: Rossi e MotoGP: matrimonio inscindibile

Lo sfogo di Valentino Rossi ha preso di sorpresa tutti, addetti ai lavori, uomini della Ducati e tifosi. La prima sensazione è stata che le sue parole siano il primo indizio della fine del matrimonio fra il campione di Tavullia e la Rossa di Borgo Panigale, un rapporto nato sotto i migliori auspici e deterioratosi progressivamente. Solo pochi mesi fa, a Madonna di Campiglio per la presentazione della stagione 2012, Rossi avevamo promesso amore eterno verso Ducati: “mi piacerebbe vincere ancora almeno un titolo e finire qui la mia carriere”. Un altro contratto biennale e alla fine del 2014, quando Valentino avrà 35 anni, l’abbandono del motomondiale e una nuova carriera nelle 4 ruote. Il GP del Qatar ha cambiato tutto e c’è già chi dice che il Dottore è pronto per salpare verso altri lidi, una possibilità che tutti vogliono evitare. Dove sarà nel 2013?

HONDA – Dalla Casa di Tokyo, Vale se ne era andato sbattendo la porta a fine 2003, dopo 3 campionati vinti, per passare ai rivali della Yamaha. I giapponesi della Casa dell’ala dorata difficilmente dimenticano, ma proprio in Honda, escluso il team interno HRC, Rossi troverebbe la squadra che potrebbe garantirgli le maggiori garanzie, quella di Fausto Gresini. Il team italiano avrebbe i tecnici e gli sponsor giusti per sostenerlo, oltre a un rapporto molto stretto con il costruttore giapponese, ma tutto sarebbe subordinato a un sì che deve arrivare dall’alto.

YAMAHA – A Iwata Valentino Rossi ha ancora i suoi sostenitori e un ritorno sarebbe meno difficile, ma anche in questo caso il team ufficiale sarebbe escluso. Rimarebbe la struttura di Hervé Poncharal, che però dovrebbe fare a meno di Crutchlow o Dovizioso che stanno mostrando buone potenzialità. La M1 è la moto delle tre che piace di più all’italiano e con cui ha vinto 4 titoli.

DUCATI – La possibilità di rimanere in rosso non è affatto esclusa, solo il fatto che ci siano stati degli attriti non significa che Vale abbia messo una pietra sopra alla sua scommessa Made in Italy. Per la Casa Bolognese la perdita dell’italiano sarebbe un duro colpo, sia per quanto riguarda il rinnovo con gli sponsor, sia per la ricerca di un sostituto. I contratti di Stoner e Lorenzo scadono a fine anno, ma è difficile che i due decidano di cambiare casacca visto i risultati che stanno ottenendo. Anche Pedrosa dovrà decidere del suo futuro a fine anno e Marquez scalpita per prendere il suo posto, potrebbe essere l’uomo giusto per Ducati, veloce e con esperienza, come del resto anche Dovizioso.

UN TEAM TUTTO PER VALE – Non è mancato chi ha prospettato una squadra gestita in prima persona dal campione di Tavullia. Rossi può attirare gli sponsor necessari e il team capitanato da Jeremy Burgess probabilmente lo seguirebbe. Come ha sottolineato Giacomo Agostini, però, è difficile fare il privato dopo una vita da ufficiale e partire già un passo indietro agli avversari.

OPZIONE CRT – Qui si arriva alla fantascienza, ma non è mancato qualcuno che vedrebbe Valentino finire la carriera nel mondiale sulla stessa moto in cui l’aveva cominciata, l’Aprilia (o meglio la ART). Ipotesi quantomeno azzardata che significherebbe passare dalla padella alla brace e scordarsi definitivamente di lottare anche per le posizioni vicine al podio. Insomma, la cura sarebbe peggiore del male.

LA VERSIONE DI DORNA – Carmelo Ezpeleta non sta rimanendo con le mani in mano, Valentino Rossi serve al campionato, ancora di più se è vincente. Nel 2010 è bastato che il Dottore saltasse una manciata di gare per infortunio per vedere gli ascolti televisivi e il numero di biglietti venduti diminuire. A fine anno dovrebbe anche scadere il contratto tra la Dorna e Mediaset, accordo che ha un valore – si mormora – intorno ai 15 milioni di euro. Senza il numero 46 l’attrattiva, e quindi la cifra, è destinata a scendere. La MotoGP dal punto di vista economico non naviga i buone acque e la perdita del suo simbolo sarebbe un colpo assai duro. Il gran capo del motomondiale sta già correndo ai ripari, per non far scappare Valentino, magari in direzione delle quattro ruote.

Strana stagione quella 2012, è appena iniziata e già si pensa a quando finirà.


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