La SBK fa rinascere la 200 miglia!

Infront ha proposto ai team la disputa di una gara singola ad Imola

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Per i più giovani il nome di 200 miglia non dice nulla - ed è un peccato per loro... - ma per quelli che hanno visto gli epici duelli tra i piloti europei e quelli americani quella gara ha un ricordo fantastico.

Nata negli Stati Uniti sul circuito di Daytona Beach (Florida), la 200 miglia ha vissuto l'evoluzione delle moto sportive. Disputata in origine con le moto derivate dalle stradali ha visto il periodo delle vittorie delle moto americane (Harley Davidson e Indian), poi di quelle europee (BSA, tra le altre) e poi di quelle giapponesi.

Nel 1972 Francesco "Checco" Costa lanciò la 200 miglia di Imola che era una sorta di rivincita della gara americana, da disputarsi su una delle più belle piste di allora.  In breve la prova italiana - come l'americana, a metà tra la gara di endurance e quella di velocità - ha vissuto di vita propria, registrando le vittorie, tra gli altri, di Giacomo Agostini con la Yamaha (1974) e di Marco Lucchinelli con la Suzuki (1981).

Ora sembra che la 200 miglia possa tornare grazie ad una geniale e clamorosa iniziativa di Infront che ha proposto ai team nel corso della riunione tenutasi ieri ad Imola, l'ipotesi di disputare nuovamente questa gara.

Ci sono dei problemi oggettivi - leggi costi - per l'adozione di sistemi veloci di sostituzione delle ruote e di riempimento dei serbatoi ma sembra che la risposta non sia stata negativa.

Viste le aspettative di pubblico per la gara di domenica, il ritorno della 200 miglia può essere considerato solo un successo annunciato.

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