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VIDEO Ducati 1199, ti ruba il cuore

VIDEOTEST La prova in immagini della supersportiva sul circuito Yas Marina di Abu Dhabi

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1199 Panigale. Sul circuito di Yas Marina di Abu Dhabi, la Ducati ha voluto presentare ufficialmente alla stampa la sua arma definitiva. L'impresa era ardua: si può migliorare una moto come la 1198 che, per certi frangenti, risulta essere al top della categoria?

Perchè poi la scelta di un circuito - uno dei tantissimi dell'era Tilke - in cui si alternano rettilinei velocissimi, chicane secche, e curve da raccordare in seconda-terza marcia? Dubbi, domande, questioni che, lo ammettiamo, scompaiono in un istante non appena il nostro esemplare numero 9 viene messo in moto dal meccanico di casa Ducati. Primi tre giri di riscaldamento dietro a sua maestà Troy Bayliss per scoprire staccate e traiettorie. Questo è un circuito tricky, insidioso, come lo definisce l'australiano.

Dopo un veloce briefing, partiamo per i primi veri turni in pista. L'intento è voler capire se realmente questa Panigale sia un gradino sopra alla concorrenza, se quello step evolutivo tante volte esternato, è stato compiuto. In due parole: vogliamo capire se la 1199 Panigale può ambire a prendere la corona di regina tra le Superbike.


PREGI - Iniziamo a scaldare le Pirelli che equipaggiano la nostra moto (con il nuovo 200/55 al posteriore), e cominciamo a spingere con la manopola del gas. Prima sensazione: in sella si è comodi, pur rimanendo con una chiara e decisa impostazione "racing". Secondo: questa moto è agilissima, veloce, stabile e reattiva. Il circuito di Yas Marina fuga ogni dubbio: curva in appoggio da quarta marcia, tornanti, varianti secche, ed un tratto misto da raccordare. La moto, al di là della tecnica, offre ciò di cui un pilota ha più bisogno: la libertà di poter pensare solo a guidare ed attaccare. Non si è intimoriti dal mezzo, ma ci si sente subito fiduciosi. Sopratutto in modalità Race, l'elettronica aiuta in maniera intelligente, e lascia la libertà di azione a chi è in sella. L'anteriore è comunicativo e ben saldo, mentre il posteriore è stato tarato per essere più libero in fase di frenata: un setting che personalmente abbiamo apprezzato. Il motore rimane vuoto fino ai 6000 giri/min, per poi offrire tantissima potenza. Il carattere tipico del Pompone è stato messo da parte, per far spazio a tanta gradualità. La 1199 Panigale è una moto divertente, agile, comunicativa.

DIFETTI - Trovare difetti risulta veramente dura, ai limiti dell'impossibile. Potremmo parlare dell'assenza del sistema anti-wheeling, ma il sistema di controllo di trazione è talmente evoluto che quasi non se ne sente la necessità. In realtà la questione è semplicemente una: la 1199 Panigale ha spostato il livello di competitività di una moto di serie talmente in alto da non trovare dei difetti veri e propri. Paradossalmente, proprio l'estrema competitività di questa moto può essere segnalata come un "difetto". Il limite in sella alla Panigale diventa il pilota. Anche quando pensavamo di trovarci lunghi ad una staccata, oppure un pochino troppo larghi di traiettoria, la 1199 riusciva perfettamente a farci prendere la corda. E' una moto il cui limite è talmente elevato che inizialmente abbiamo dovuto resettare il cervello ed entrare nell'ordine delle idee che l'impossibile era - in realtà - perfettamente fattibile, migliorando sempre di più la prestazione nell'arco della giornata.


Vi lasciamo ora alla nostra video prova sul circuito Yas Marina di Abu Dhabi






SCHEDA TECNICA
Motore

Tempi: 4 Iniezione elettronica Mitsubishi. Due iniettori per cilindro. Corpi farfallati ellittici con sistema full ride-by-wire.

Cilindri: 2

Cilindrata: 1198 cc

Disposizione cilindri: a L

Raffreddamento: a liquido

Avviamento: E

Potenza: 195 cv (143 kW) a 10750 giri/min

Coppia: 13.5 kgm (132 Nm) a 9000 giri/min

Rapporto alesaggio corsa: 112 x 60,8mm

Marce: 6

Trasmissione

Primaria: Ingranaggi a denti dritti, Rapporto 1,77:1

Secondaria: Catena 525; Pignone 15; Corona 39

Frizione: Multidisco in bagno d'olio con comando idraulico, sistema di asservimento ed antisaltellamento

Ciclistica e Freni

Sosp. Ant: Forcella Öhlins NIX30 a steli rovesciati da 43 mm con TiN, completamente regolabile. (Base: Forcella Marzocchi da 50mm)

Sosp. Post: Ohlins TTX36 completamente regolabile. (Base: Monoammortizzatore Sachs completamente regolabile)

Freni: DD-D

Misure freni: 330-245 mm

Misure cerchi (ant./post.): 17'' / 17''

Dimensioni

Normativa antinquinamento: Euro 3

Peso: 164 kg

Lunghezza: 2075 mm

Altezza: 825 mm

Capacità serbatoio: 15.5 l


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