Simoncelli rivive con la sua fondazione

Presentata oggi a Coriano, Paolo: "voglio fare cose concrete "

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Al Sic sarebbe piaciuta una fondazione così, concreta e senza fronzoli, nata dall’istinto e creata col cuore come quella che porta il suo nome. La presentazione ufficiale oggi, a Coriano nella casa in cui Marco sarebbe dovuto andare a vivere con la fidanzata Kate, a pochi passi da quella dei genitori Paolo e Rossella. Fuori dalle finestre splende il sole e illumina il viso del Sic che occhieggia dai tanti libri a lui dedicati appoggiati sul tavolo, vicino ai disegni dedicati a lui dai bambini dell’elementari e a un presepe dove il bambinello è adagiato su una moto bianca con il numero 58.

L’occasione è speciale, ma il clima conviviale, lontano da qualsiasi pretesa di mondanità, quel che conta nell’associazione dedicata al Sic sono i fatti, non i roboanti comunicati o le luci della ribalta. A spiegarne la nascita è Carlo Pernat, manager di Marco e amico di tutto il clan Simoncelli, in veste di consulente: “la fondazione è nelle mani di Paolo e Rossella – ci tiene a precisare – sono loro che la porteranno avanti, io ho offerto solo un aiuto. L’idea di questa associazione è nata per ricordare Marco, per fare del bene a chi ha più bisogno, sarà la sua famiglia a decidere come gestire i fondi raccolti con il tesseramento, i libri e le manifestazione che via via verranno realizzate”.

Il tesseramento è già iniziato attraverso il sito internet e i risultati sono andati oltre le più rosee previsioni, con più di 600 adesioni in pochi giorni. “Non mi aspettavo una risposta del genere – ammette Paolo – è incredibile, e dire che è solo il primo passo. Abbiamo un po’ anticipato i tempi aprendo il sito per le iscrizioni, abbiamo altre novità in serbo per chi vuole sostenere la fondazione”. Il 20 gennaio la finestra sul web dell’associazione avrà la sua veste definitiva e oltre all’adesione come Supporter ci saranno altre forme di tesseramento. Lo stesso giorno ci sarà la festa di compleanno di Marco, “Buon Compleanno Sic”, che si terrà al 105 Stadium di Rimini. Anche in questo caso l’entusiasmo è alle stelle, con già 2mila biglietti venduti in poco più di 5 giorni dall’inizio della prevendita.

I progetti per ricordare Marco non mancano e a breve potrebbe partire un concorso per realizzare il nuovo logo dell’Autodromo di Misano dedicato al Sic, con una borsa di studio in premio per il vincitore. Il circuito a pochi chilometri da Coriano ospiterò anche, alla fine di agosto, una due giorni dedicata a Marco “una grande festa con concerti, esibizioni e gare in auto fra i piloti – spiega Pernat – da ripetere ogni anno. Ci stanno arrivando tantissime proposte, Simoncelli era conosciuto in tutto il mondo come una persona stupenda e tutti vogliono fare qualcosa per lui”.

Paolo rimane coi piedi ben piantati per terra e sta pensando come impiegare al meglio i fondi raccolti fino ad ora. “La prima tentazione è fare qualcosa di grosso – spiega – ma progetti troppo grandi sono poi difficile da gestire e da seguire, perciò penso sia meglio aiutare piccole associazioni o persone del posto. Voglio fare cose concrete e soprattutto potere controllare come vengono utilizzati effettivamente i soldi, evitando ogni spreco. Bisogna anche tenere conto che forse non sarebbe la cosa giusta spendere subito tutte le donazioni, ci sono tanti aspetti da valutare per agire al meglio”. Il primo mattone è gia stato posato e con le donazioni per il funerale di Marco, l’associazione Monte Teuco è riuscita a comprare un pulmino che sta decorando dedicandolo al Sic. Altre iniziative sono in cantiere: “c’è questo bambino, Cristian – continua Paolo – affetto da una rara malattia, all’estero forse sarebbe possibile curarlo, andrò al più presto a trovarlo per capire meglio la sua situazione”.

Anche Monster, sponsor di Marco, ha deciso di aderire alla causa e ha deciso di impiegare la somma dell’ingaggio per il 2012 per istituire un fondo dedicato ai piloti, di tutte le discipline motociclistiche e di tutto il mondo, colpiti da invalidità in seguito a incidenti in moto.

Gli impegni sono tanti e Paolo non ha ancora deciso se tornerà nel Motomondiale senza il Sic: “onestamente in questo momento ho poca voglia di tornare in quel mondo – ammette – Proposte ne ho ricevute molto, a partire da Fausto Gresini e dalla Federazione italiana. Non so ancora,  per adesso Marco mi manca troppo. Se fosse mi piacerebbe lavorare con i ragazzi più giovani. Qualche giorno fa ha bussato alla porta di casa un bambino che mi ha detto di avere incontrato Marco in un kartodromo, gli aveva detto che se fosse venuto a vederlo in una gara gli avrebbe regalato un pacco di olive all’ascolana. Me le ha portate e la vista di quel ragazzino mi ha fatto venire la voglia di ricominciare”.

Il viso del Sic sorride nel simbolo della fondazione, le porte di casa Simoncelli si aprono per un brindisi in suo onore. Diobò che bel casino, ragazzi.

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