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Francesco Batta ha sempre detto che senza la Suzuki non avrebbe mai corso con un'altra Casa giapponese. La passione per le gare di moto ha sviluppato, vista la situazione, la creatività del manager belga che si è guardato in giro.
"La BMW sta facendo un buon lavoro con la squadra italiana, - ci ha detto Batta - la Ducati è a posto con Althea e con l'Aprilia non potrei avere le moto ufficiali, unica condizione nella quale correrei".
A questo punto Francesco ha pensato ad un vecchio amico, l'ingegner Massimo Bordi, - con la quale ha avuto un lungo rapporto di amicizia ai tempi della Ducati - oggi general manager della MV Agusta e prima dell'estate c'è stato un incontro alla presenza di Giovanni Castiglioni, figlio di Claudio scomparso nell'agosto scorso.
La MV Agusta ha corso nella FIM Cup Superstock, dove con Luca Scassa è arrivata terza nel 2006 (e quarta con Badovini) conquistando in totale tre vittorie. Scassa ha vinto anche il titolo italiano della categoria. Dopo la parentesi americana, la MV Agusta nel 2008 torna a concentrarsi nelle corse europee correndo nel CIV Superbike, sempre con Luca Scassa che è anche il collaudatore della Casa varesina. L'aretino vince il titolo italiano della categoria ma alla fine della stagione arriva l'annuncio del ritiro dalle gare della MV Agusta.
Le vicende aziendali hanno, giustamente, fatto concentrare i vertici sulla produzione di serie ma oggi con il nuovo assetto - il Marchio è tornato di proprietà della famiglia Castiglioni - la voglia di corse potrebbe tornare.
Scoglio principale è - come sempre - quello economico: Batta potrebbe garantire la presenza in pista e la gestione della squadra ma la Casa dovrebbe garantire lo sviluppo delle moto. E a questo punto si riparla di risorse che al momento sono destinate alla nuova 675 tre cilindri e ai nuovi futuri modelli stradali.
Certo che una MV Agusta potrebbe suscitare l'interesse di qualche sponsor decisamente importante che potrebbe garantire le risorse necessario allo sviluppo della F4 da Superbike.
