Lorenzo: guido ancora come in 125

"Tengo sempre un dito sulla leva della frizione e il braccio si affatica"

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Certi vizi sono difficile da perdere, lo sa bene Jorge Lorenzo che è andato incontro a un problema imprevisto durante la gara in Germania. Il campione spagnolo ha ereditato dai tempi della 125 un modo di impugnare il manubrio che gli ha causato un affaticamento del braccio sinistro.

Guido con un dito sempre sulla leva della frizione (come si nota anche dalla foto a fianco) – spiega – un accorgimento utile con le piccole cilindrate dove si sfriziona all’uscita delle curve ma inutile con i cavalli della MotoGP”. In un circuito con curve strette e continui cambi di direzione come quello del Sachsenring, questo vezzo è diventato un problema. “Facevo molta più fatica a curvare e ho affaticato il braccio – continua – ho provato a tenere tutte le dita sulla manopola ma non riuscivo a guidare, non sono abituato. Ho cercato di rilassarmi il più possibile e di staccare la mano dal manubrio in rettilineo per rilassare il muscolo”.

Quando ormai sembrava essersi rassegnato al terzo posto, ha trovato il guizzo vincente per superare Stoner. “Ho visto Casey vicino e all’ultima curva ho giocato tutte le mie carte – dice Jorge – meno male che la gomma posteriore ha tenuto”. Secondo posto finale e 4 punti recuperati in classifica all’australiano, che adesso lo precede solo di 15 lunghezze.

Queste ultime due gare sono state molto importanti, dobbiamo sempre spingere al massimo ma siamo lì davanti. Oggi deve essere stata una gara bellissima da vedere in TV, ma in sella è stata molto difficile”. L’obiettivo di Lorenzo è riprendersi la testa del campionato “la prossima settimana c’è Laguna Seca, ho dei bellissimi ricordi legati a quel tracciato” sorride sornione Jorge, che l’anno scorso tagliò il traguardo per primo sul circuito californiano.

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