Il bello, il brutto, il cattivo: SBK UK

La Ducati in testa al mondiale con Checa. Ma non si era ritirata?

L’unico a mancare all’appello del Gran Premio di Inghilterra è stato Max Biaggi. Non che la sua presenza sia passata inosservata, comunque…

Quest’anno si sta preparando un campionato ricco di protagonisti con tre ex del motomondiale, Checa, Biaggi e Melandri. Per il momento mancano un po’ all’appello i rivali inglese, ma arriveranno. Se solo la Superbike fosse seguitata più professionalmente da La7 avremmo una vera rivale per la MotoGP. Così, invece, rimane amatissima dagli appassionati ma ancora troppo poco seguita dal pubblico generalista.

IL BELLO – La Ducati si è ufficialmente ritirata dalla Superbike ma è in testa al mondiale con una squadra privata. Conta poco che nel team Althea ci siano un sacco di “fuoriusciti”, nell’altro mondiale l’ultimo privato a vincere un GP è stato Elias nel 2006 in Portogallo.

IL BRUTTO – Gli schiaffetti di Biaggi a Melandri in risposta allo sfottò di quest’ultimo non sono stati edificanti. Ma come, nella Superbike non se le davano tutti in pista senza problemi?

IL CATTIVO – La rottura del cerchio della moto di Berger. Si fa fatica pensare che fosse difettoso. I controlli di questi componenti dovrebbero essere più accurati.

LA DELUSIONE – Vermeulen non è ancora in grado di guidare. Una vera e propria via Crucis, per lui.

LA SORPRESA – La vittoria di Melandri nella prima manche della seconda gara della stagione. Marco ha detto che se lo aspettava. Noi pure, ma non così presto.

LA CONFERMA – La Yamaha R1 è una ottima moto, come ha dimostrato Ben Spies nel 2009. Finalmente è nuovamente nelle mani di un pilota in grado di sfruttarla.

IL SORPASSO – Tanti, di Melandri in Gara1. Non lo vedevamo così dal vittorioso GP della Turchia del 2006.

L’ERRORE – Chiamiamolo così: La7 continua a non promuovere adeguatamente il mondiale Superbike, e se non è un errore questo…

LA CURIOSITA’ – Tredici anni fa, proprio a Donington, Carlos Checa si ritrovò fra la vita e la morte a Donington. Fu chiamato il prete, ma domenica scorsa “El Toro”, ha chiuso i conti con il circuito inglese.

IO L’AVEVO DETTO - “Biaggi in pista ha l’istinto del killer, ma è un grande pilota e non è cattivo come sembra”. Queste le parole di Jonathan Rea alla vigilia del GP di Inghilterra. Il profeta Jonathan.

 


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