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Batta: "Continuo ma non so come"

L'Alstare è nata per le corse ma serve il budget. Rimarrà forse con Suzuki

Moto - News: Batta: "Continuo ma non so come"

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Non dispiace a Francesco Batta, patron insieme alla moglie Patrizia del team Alstare, di essere al centro dell'attenzione del mondo della Superbike. E non è la prima volta che accade visto che il belga è stato protagonista di questa campionato sin dalla sua nascita.

Riesce a mantenere il buonumore Batta, anche se non sembra che il viaggio in Giappone abbia portato grandi risultati . "Abbiamo fatto una riunione domenica sera e una di dieci ore lunedì con alcuni responsabili della Suzuki per poi arrivare alla conclusione che mi faranno sapere qualcosa martedì. So che i giapponesi sono così quindi non mi meraviglio più di tanto".

Quello che sembra certo è che il matrimonio tra Alstare e Suzuki continuerà, bisognerà stabilire in quel misura "Nonostante non abbia ancora nulla di concreto in mano mi ha fatto molto piacere che la Suzuki abbia dimostrato un legame con la nostra struttura. Ci sono però delle difficoltà obiettive"

Questo non significa che il team Alstare stia cercando alternative: "Se continuiamo, e questo è il nostro obiettivo perché la nostra struttura è nata per fare le corse, lo faremo con la Suzuki".

Batta non smentisce, poi, la propria filosofia sportiva: "Come faccio a tenere bloccato Leon Haslam se non avrò una squadra all'altezza? Sarebbe contraria al mio modo di pensare e di vivere le gare". In altre parole l'inglese potrebbe essere praticamente libero.

C'è da dire che di passaggio al Mugello si è visto durante la giornata di test nella quale c'era la BMW, anche Giacomo Guidotti che potrebbe seguire Haslam se cadrà la campagna anti-italiana in atto nel team ufficiale della Casa di Monaco.

Non mancano, poi, da parte del manager belga i riferimenti allo stato di salute della Superbike: "Chi dice che questo campionato è morto, dice una grande caz...ta. C'è bisogno, oggi, di rivedere il regolamento che deve avvicinarsi maggiormente alla Superstock. Non l'ho detto ieri perché non c'era l'esigenza. Oggi con il mercato in forte crisi, soprattutto per le sportive c'è necessità di ridurre drasticamente i costi e questo lo si fa intervenendo pesantemente sul regolamento".

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