Valentino-Uncini: l'erba voglio

L'erba sintetica è sempre più oggetto di discussione

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Dopo le dichiarazioni di Casey Stoner sulla pericolosità dell'erba sintetica, a seguito dell'incidente di Misano accorso a Shoya Tomizawa, viene da chiedersi se l'australiano della Ducati abbia mai sollevato la questione in sede di Safety Commission, di cui fa parte da anni insieme a Valentino Rossi, Loris Capirossi e Marco Melandri, che si è aggiunto “d'ufficio” dal 2008.

“Sono molto stupito di ciò che leggo a proposito delle dichiarazioni di Stoner – ci ha riferito Franco Uncini, ex iridato della 500 e capo della Safety Commission – sono certo che quello che hanno scritto i media lui non l'ha detto o è stato male interpretato. Noi ci riuniamo tutte le settimane per parlare della sicurezza dei circuiti e non ho mai sentito Casey opporsi all'erba sitentica, mai”.

E gli altri piloti?

“Mai, mai nessuno, siamo sempre stati tutti d'accordo. L'erba sintetica è un materiale che viene espressamente richiesto proprio dalla Safety Commission, andando spesso, direi sempre, contro quelle che sono le volontà della Formula 1 e comunque dei campionati a quattro ruote”.

Perché la F1 non vuole l'erba sintetica?

“Perché loro preferirebbero l'asfalto, per loro uscire dal tracciato e quindi dal cordolo non è così importante come nelle moto, le auto sono più larghe. Invece per le moto è importante non uscire dal tracciato, viceversa si renderebbe necessaria la figura di un “guardiano” ad ogni curva che stabilisca ad ogni giro delle penalty... Le prove e la gara risulterebbero ingestibili. Quindi è necessario mettere un deterrente, perché è evidente che il cordolo non basta. In special modo le categorie minori, la 125 e la Moto2, hanno la tendenza a prendersi tutta la pista che serve”.

Quindi l'erba sintetica è... una buona idea?

“Altroché, magari fosse venuta a me! Sotto c'è uno strato perfettamente livellato di cemento, e sopra ilmanto di erba sintetica, che non ha grip come l'asfalto, ma ce ne ha molto di più rispetto alla terra o all'erba vera, che era ciò che c'era precedentemente sui circuiti. Solo che oggi i piloti hanno capito che la differenza di grip si può gestire e tendono ad andarci sopra ugualmente. Con la differenza che le MotoGP hanno il traction control, 125 e Moto2 no”.

Anche Valentino Rossi avalla le parole di Uncini.

“Se si paragona all'asfalto - ha detto il nove voolte iridato -  l'erba sintetica è più scivolosa, ma lì bisogna comunque mettere qualcosa per non oltrepassare il cordolo, sennò ognuno fa la traiettoria che crede utilizzando il “dopo cordolo” come se fosse la pista. Un anno, ad esempio, abbiamo stabilito che i cordoli erano troppo corti. Abbiamo allungato i cordoli di 25 centimetri e l'anno dopo... erano ancora troppo corti: ogni pilota si prende il massimo che può. Bisognerà studiare nuove soluzioni”.


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