All American boys: Gli anni d'oro

La storia dei miti made in USA, da Roberts ad Hayden passando per Cal Rayborn

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C'è chi dice che gli anni dal 1978 al 1993 siano stati gli anni d'oro del motociclismo. Noi siamo fra questi e poco o nulla importa se in quel periodo durato 16 stagioni gli americani abbiano vinto ben 13 titoli iridati, con le breve parentesi di Marco Lucchinelli ('81), Franco Uncini ('82) e Wayne Gardner ('87). Già perché il dominio a stelle strisce fu una monarchia illuminata durante la quale regnarono Kenny Roberts, Eddie Lawson, Freddie Spencer, Wayne Rainey e Kevin Schwantz. Ma non furono i soli perché nella medesima era gareggiò e vinse Randy Mamola, facemmo la conoscenza con Mike Baldwin e molti altri, sino ad arrivare a Kenny Junior e all'ultimo di loro: Nicky Hayden.

Ma chi c'era alle loro spalle? Chi aveva tenuto la fiaccola che portò in Europa la luce dell'esperienza nel dirt track, la guida di traverso, un modo di fare aggressivo in pista e leale e sportivo fuori?

Potremmo fare dei nomi, ma molti di voi non li riconosceranno: Cal Rayborn (vi dice niente il nome Cal, in SBK? ora sapete da dove arriva), Dick Mann, Don Emde, Gary Nixon, Pat Hennen.

Questi furono i pionieri, i piloti che per primi dettero battaglia agli europei, ed agli inglesi in particolari, facendo amicizia con Barry Sheene nel Transatlantic Trophy, poi nelle 200 miglia.

E' una storia fantastica, che ora finalmente potete scoprire nel bel libro "Motorcycle Racers-The American Heroes", di Norm DeWitt.

Venduto attraverso motorbooks.com a 27 dollari, è un must per i veri appasionati di motociclismo che, ovviamente, masticano l'inglese. Una sola pecca, che non ci siano moltissime fotografie. Ovviamente il racconto parte dai pionieri per arrivare ai giorni nostri, dunque sino a Nicky Hayden ed infatti in copertina Kentucky Kid "insegue" King Kenny Roberts. Comperatelo, perché per capire il motociclismo di oggi, dobbiamo conoscere quello di ieri.

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