“Per arrivare a casa mia, saranno dieci chilometri. Su questa pista ho passato davvero molto tempo, dagli anni della Sport Production in poi. Da allora è cambiato, ed anche molto: quello di oggi è completamente diverso da quello che ho conosciuto agli inizi. Qui ho collezionato un bel numero di piacevoli ricordi”. Ed aggiunge: “Mi aspetto di trovare molti miei tifosi, qui”. Lo dice in inglese, e la traduzione è dubbia: potrebbe anche suonare come: “I miei tifosi si aspettano molto da me”. Però, a pensarci bene, la si metta giù come si vuole, non si sbaglia in nessun caso.
D'altro canto, con un minimo di buona sorte, Misano potrebbe essere davvero il luogo giusto per una inversione di rotta. Valentino se lo augura, sperando di trovare, rispetto ad Indianapolis, “meno buche ed una temperatura più fresca”. La direzione del circuito s'è data da fare per dargli una mano, asfaltando un tratto di pista, quello più sconnesso. Ed anche il meteo si sta ingegnando: per sabato e domenica sono previsti temporali, e la colonnina di mercurio dovrebbe assestarsi su valori ragionevoli. Poi la moto: cambiata, rispetto a quella dei primi Gran Premi che hanno fatto seguito al rientro, dopo l'incidente che gli ha spezzato la gamba.
“Brno è stata una delle peggiori gare della mia vita. Tenendo conto delle mie condizioni fisiche, avevamo preparato una moto facile, che non mi chiedesse troppo per cambiare direzione e che si guidasse in agilità. S'è perso però il feeling con l'anteriore”. E si è dovuto tornare indietro. Attraverso un calvario di tre cadute.
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