Il bello, il brutto, il cattivo di Indy

Rossi fuori dal podio, Lorenzo rinunciatario, la MotoGP langue e non basta l'algido Spies


Non è stato un bel GP, anzi, e questa, purtroppo, non è più una novità. Troppo netta la superiorità di Dani Pedrosa per metterne in discussione la vittoria, troppo determinato Ben Spies per rendere incerto il secondo posto, troppo rinunciatario Jorge Lorenzo per sperare in una delle sue solite rimonte, troppo lontano dalla migliore condizione Valentino Rossi per vederlo lottare nelle prime posizioni. Ma, soprattutto, il GP di Indy è stato funestato dall’incidente mortale di un ragazzino, Peter Lenz, che correva nel Trofeo Moriwaki 250: tutto il resto passa in secondo piano.

IL BELLO - Il fascino del “catino” più famoso del mondo, la “Brickyard” sulla linea del traguardo, le migliaia di appassionati in sella ad Harley Davidson “tamarre”, il dirt track del sabato sera: solo a Indy c’è tutto questo.

IL BRUTTO - Lo spettacolo, si sa, deve andare avanti, ma brindare sul podio con lo champagne, nascondendo ai protagonisti la morte di un giovane appassionato, è stato semplicemente vergognoso.

IL CATTIVO - Tipi di asfalto differenti, avvallamenti, tombini, cordoli improbabili: il circuito è bello, ma tutto il resto lascia a desiderare.

LA DELUSIONE - Casey Stoner non riesce più a fare la differenza come in passato e, in più, cade a ripetizione: è decisamente una stagione negativa.

LA SORPRESA - E’ decisamente sorprendente, in negativo, vedere Valentino Rossi scivolare tre volte, una nelle libere e una nelle ufficiali di sabato, una nel warm up della domenica mattina. E’ la conferma che c’è qualcosa che non funziona.

LA CONFERMA - Pole, qualche giro al comando, secondo posto, miglior pilota Yamaha al traguardo: Ben Spies si conferma dotato di grandi qualità.

IL SORPASSO - Per arrivare al comando, Dani Pedrosa ha effettuato tre sorpassi (Hayden, Dovizioso e Spies), ma nessuno è stato entusiasmante, così come non lo sono stati i pochi altri che si sono visti in gara. Premiamo quindi uno dei tanti sorpassi effettuati da Andrea Iannone e Simone Corsi nella loro spettacolare rimonta in Moto2: ne hanno fatti così tanti che c’è solo l’imbarazzo della scelta.

L’ERRORE - Di inesperienza quello commesso da Marc Marquez al nono giro della 125: lo spagnolo è caduto quando aveva già oltre due secondi di margine da amministrare. Fortunatamente è riuscito a ripartire e a limitare i danni.

LA CURIOSITA’ - Nella MotoGP, tutti hanno scelto di partire con la gomma posteriore più morbida, tranne i tre piloti (Dovizioso, Pedrosa e Stoner) della seconda fila. “Lo ha imposto la Bridgestone”, ha scherzato Vitto Guareschi, team manager della Ducati.

IO L’AVEVO DETTO - Nicky Hayden (dopo le qualifiche): “La pista di Indy mi ha sempre portato fortuna”.

In gara il pilota della Ducati è stato rallentato dalla sfortunatissima perdita della “saponetta” sinistra.

 

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