Capirossi: "Vale ha fatto bene"

Il pilota Suzuki ha detto no alla Ducati SBK e punta alla mille da GP

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La “Premiata Ditta Loris Capirossi dal 1990” ha ancora tanto gas da dare, sulla manetta di una MotoGP. Trentasette anni, 310 GP disputati, 99 podi, 3 mondiali vinti (nel ’98 in 250 e nel biennio ’90-91 in 125) e un’esperienza unica nel suo genere, forgiata in questo ventennio attraverso Honda, Yamaha, Aprilia, Ducati e Suzuki.

A otto gare dalla fine del Motomondiale Loris si trova ad aver racimolato solo 36 punti in classifica (valevoli per la 13° posizione), a soli 11 punti davanti al suo compagno di squadra, il giovane esordiente spagnolo Alvaro Bautista che, anche lui, tra una caduta e l’altra a causa di un mezzo non aggiornato, rischia di compromettere definitivamente la propria autostima.

Questo a Loris non succede: nonostante il periodo negativo che sta vivendo con Suzuki, continua a mantenere vive dentro di sé le motivazioni da campione del mondo e guarda al futuro con ottimismo:

“Effettivamente le cose non stanno andando come dovrebbe, ma lo stimolo è sempre quello di prima, ogni volta che salgo in moto cerco di dare il massimo. Purtroppo abbiamo un sacco di problemi e non riusciamo a venirne a capo, abbiamo un’elettronica non delle più evolute e questo ci complica la messa a punto. Il nuovo regolamento che prevede solo tre turni di prove ci penalizza più degli altri, lo dimostra il fatto che quando possiamo provare un po’ di più, come nei test di Brno successivi alla gara, siamo molto più vicini ai primi: il potenziale della moto non è male ma è difficile metterla a punto”.

Come si fa, dopo aver vinto tanto, ad uscire da una situazione del genere? La frustrazione dev’essere grande...

“Uscirne non è difficile, l’importante è mantenere la motivazione al 100% e cercare di capire il problema. E poi aspettare un momento migliore. Io continuo ad allenarmi per non avere alcun tipo di rimpianto per quanto riguarda le mie motivazioni”

Ti affascina di più una Ducati Pramac o una Honda "Cecchinello"?

“L’Honda 4 tempi non l’ho mai guidata e questa cosa mi intrigherebbe moltissimo. Non mi dispiace comunque anche un ritorno in Ducati, a Misano dirò qual è il mio futuro”.

La Ducati SBK l’ha contattato per correre ufficialmente del Team Ducati SBK ma Loris si sente un animale da MotoGP e ha risposto “no grazie”.

Come farà a smettere di correre, quando sarà il momento?

“Quello è un momento della vita: si arriva al punto in cui bisogna prendere una decisione, e si prende. Io ho una famiglia fantastica e sto bene con loro. Deciderò di smettere e smetterò”.

Il futuro di Capirossi potrebbe essere il piccolo Riccardo, che a 3 anni e mezzo guida una minimoto già da un anno...

“Magari tra un anno non ne potrà più della moto così siamo salvi e farà l’avvocato o il calciatore!”.

Cosa ne pensi di Valentino in Ducati, ti piace?

“Secondo me ha fatto bene, ho sentito una sua intervista molto bella. Ha dato tutto quello che ha potuto e ora passa a nuovi stimoli e nuove sfide”


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