Rossi cade, Dani crede, Spies non cede

AUDIO Vale e Jorge a terra. Però la Yamaha è forte. Dani e Spies anche

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Valentino Rossi ha chiuso la giornata con un “beh”. E' stata la prima parola pronunciata nel consueto incontro con la stampa dopo la sessione di qualifica, senza nemmeno attendere una domanda: la sentiva già dentro di sè. Ed, effettivamente, quella di oggi è stata per lui (ma anche per Lorenzo, il nemico di squadra) una giornata “beh”.

“Beh: a parte l'errore, sono contento”. A vederlo immediatamente dopo la caduta, non è sembrato: Vale sferrava pugni in aria e chissà cosa sibilava dentro il casco. Ed avanzava con una camminata rapida e decisa come se avesse fretta di andar da qualche parte. Magari, a fare i conti con un invisibile nemico.

E' caduto anche il compagno (ancora per poco) che, sul momento, è parso prenderla meglio, ma che alla resa dei conti è sembrato più seccato di Vale: “Non è stata davvero la migliore qualifica della stagione, per noi” ha dichiarato.  Non ha torto: con lui terzo e Valentino quinto, la Yamaha ha rischiato di vedere entrambi i propri piloti fuori dal podio: sarebbe stata la prima volta, nella stagione 2010.

Giornata luminosa (nonostante la nebbia) per Dani Pedrosa: Il piccolo spagnolo ha conquistato la pole position (terza dell'anno, la sedicesima in MotoGP, la trentaquattresima della carriera). Secondo Rossi il passo di Dani non è migliore del suo (anzi), ma fa un po' paura (lo dice lo stesso Vale) “quel rettilineo che precede la prima curva, e quell'altro, ancora più lungo, che porta alla successiva chicane”. Insomma, abbastanza per programmare una fulminea fuga, nel più classico Pedrosa-style.

Ben Spies, che sostituirà Valentino, oggi ha scalzato anche Lorenzo: la migliore Yamaha è sua (secondo) e, per alcuni istanti, ha anche assaggiato il piacere della pole. Poi Pedrosa si è ripreso quanto gli spettava, ma non conta: il naso ce l'ha messo, lì davanti. Pensierino della sera: Lorenzo si sarà anche scollato di dosso Valentino, ma il taciturno Elbowz non pare farina per fare ostie. Rispettosamente.

Da Spies, secondo, a Rossi, quarto, sono due decimi appena. E, nel mezzo, oltre a Lorenzo ci si è ficcato anche Stoner, prossimo compagno del pole-man Pedrosa. Casey: “All'inizio del turno, tutto quello che facevo sembrava non funzionare”. Nell'ultima mezz'ora i suoi, però, hanno trovato la strada giusta e nella penultima uscita è riuscito a spingere forte.

Ha spinto forte anche Hayden, che però è scivolato alla curva 3 riportando una microfrattura  allo stiloide radiale della mano sinistra. Quest'anno ci si frattura spesso. Per fortuna, a differenza di altri, quella sofferta da Kentucky Kid è quasi ordinaria amministrazione, per un  pilota. Domani sarà della partita.

Secondo Andrea Dovizioso, si cade perché “tutti siamo un po' al limite con il davanti”. Per quanto riguarda in particolare se stesso, ha lamentato un forte pompaggio, mentre “la moto si muove un po' troppo”.

“Il solito Colin” ha mormorato qualcuno, osservando come, in diversi momenti della sessione, il texano abbia mostrato cose egregie, ritrovandosi anche in pole provvisoria ad un certo punto. Ma non è solo il fatto che, statisticamente, Edwars fa cose particolarmente buone quando il futuro lo richiede: tutte le Yamaha, oggi, si sono dimostrate di prim'ordine. Nonostante le cadute dei due big, tutte e quattro stanno nei primi sette posti, e l'ultima, quella di Colin, appunto, prende appena sette decimi dalla pole.

Nono posto per Barbera, solitario rappresentante delle Pagine Amarillas: insomma, un “telefonico”, che oggi ha subito anche uno sbalzo di tensione quando ha toccato terra, esattamente un minuto prima che capitasse a Rossi e Lorenzo.  Nessun danno e, nonostante il tombolo, ha preceduto Capirossi, che sottolinea ancora i problemi di gestione elettronica, De Puniet, miracolosamente in pista battendo (per quanto riguarda i tempi di recupero) Rossi, e Simoncelli che, con dieci cadute (oggi due) ha doppiato proprio Hector, che di scivoloni ne conta cinque.

Kallio è più o meno nelle solite posizioni, Melandri, in difficoltà con l'elettronica, è lì con lui, De Angelis è preoccupato per il futuro. Espargarò (che denuncia problemi in entrata di curva) è ultimo: Alvaro Bautista, ricoverato in ospedale, non ha preso parte alla sessione.

Per domani, tempo incerto: non è esclusa la pioggia.


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