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Moto2: è sfida Gresini-Boscoscuro

Nella categoria di mezzo due Team italiani si contendono il titolo

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Con il GP di Brno la Moto2 festeggia le sue prime nove gare. E’ questo, forse,il momento più adatto per cominciare a fare il punto della situazione su questa neonata categoria motorizzata Honda 600 4T.

I pareri degli appassionati che seguono da casa sono in contrasto, si va da chi la reputa una mischia combattiva di piloti con moto poco performanti, a chi denigra totalmente l’idea di un blocco allo sviluppo di moto in un mondiale prototipi, da chi la paragona alla 250cc o alla Super Sport, a chi si diverte perché c’è sempre battaglia e quindi va bene così.


Salvo qualche raro caso, i piloti della Moto2 non girano da un mese (cioè dal GP di Germania del 18 di luglio), perché “girare costa”. Ad ogni buon conto sono due i team che al momento sembrano contendersi il titolo, e sono italiani: quello di Fausto Gresini (Toni Elias è in testa al mondiale con 136 punti) e quello di Luca Boscoscuro (Andrea Iannone è 3° con 90 punti ma in forte crescita).


“Elias ha girato un paio d’ore domenica, a Misano – ha raccontato Fausto Gresini – E’ stato un test molto positivo nel quale abbiamo fatto alcuni passi in avanti”.
Avete provato del materiale nuovo?
“Sì, abbiamo lavorato sull’aerodinamica, sul setting e abbiamo montato del materiale nuovo per spostare i pesi sulla moto”.
Tempi?
“39,5, con gomme usate e temperature elevatissime”.


Lo spagnolo, dopo qualche giorno trascorso a Maiorca, ha quindi avuto modo di scrollarsi la ruggine estiva dal polso destro in vista del GP di Brno, tracciato sul quale, in MotoGP, è arrivato 2° nel 2008 e 3° lo scorso anno. Ma torniamo alla categoria...
“Il bilancio – ha detto Gresini - ad oggi è molto positivo; la Moto2 è una bella categoria nella quale ogni pilota ha la possibilità di essere competitivo, perché i motori sono uguali per tutti”.
Quindi confermi che il meccanismo di distribuzione dei motori ai team fila liscio...
“Sì un motore viene cambiato ogni tre gare, ti presenti lì con il tuo bigliettino "della lotteria” e loro ti danno un nuovo motore revisionato. Se il motore ha un problema tecnico te lo sostituiscono automaticamente, se invece te lo fai sostituire ma non si trattava di un problema tecnico, è un problema tuo: paghi”.
Alla luce dei fatti non pensi che i piloti in pista siano un po’ troppi?
Sì, 41 sono un po’ troppi...”
Cosa modificheresti oltre al numero dei piloti?
“Sarebbe bello poter avere il cambio regolabile, ma queste restrizioni sullo sviluppo sono state studiate per contenere i costi”.
Quanto si risparmia in percentuale rispetto alla 250?
“Non meno del 30%, paragonato ad una moto factory. Inoltre questa moto a fine anno ti resta, non sarà un granché ma è sempre qualcosa”.


Andrea Iannone, invece, non è più salito in sella dall’ultimo GP; ha trascorso serenamente le vacanze sul mare di casa, a Vasto, dove ha festeggiato i suoi 21 anni proprio lunedì.

“Andrea ha preferito rilassarsi e rimanere concentrato – ha raccontato Luca Boscoscuro – è in un ottimo stato di forma fisica e mentale e ha una moto molto buona. E’ convinto, e questo è fondamentale”.
E’ senz’altro il modo migliore per affrontare il mondiale dopo la pausa estiva, su un circuito nel quale lo scorso anno ha chiuso in terza posizione. Però su una 125...
“Lui è forte in ogni circuito, lo scorso anno in 125 non era in condizione di vincere. Questo è il suo primo anno con una 4 tempi ed è il pilota migliore. Elias deve vincere il mondiale perché un pilota che ha corso cinque anni in MotoGP, se perde il mondiale Moto2 è meglio che lasci stare”.
Arriverete a Brno con materiale nuovo?
“Sì, abbiamo lavorato sugli scarichi. Le prove al banco dicono che quello nuovo dà prestazioni migliori, ma è tutto ancora da confermare in pista. Lo vedrai, questo scarico esce a sinistra mentre quello di prima usciva a destra”.
Confermi quello che ci avevi detto cinque gare fa, la Moto2 è una categoria “risparmiosa”?
“La situazione economica in giro è pessima, noi abbiamo perso uno sponsor importante (la Mol, ndr) ed è stato un duro colpo. Non si risparmia così tanto rispetto alla 250, siamo sull’ordine del 15%”.
Gresini ha osservato che però poi la moto ti resta...
“La Suter te la vende a 70 mila euro, la Moriwaki a 50-60 mila... Quanto vuoi che valga una moto usata? Cinquantamila euro? Se nell’economia di un team del mondiale la differenza la fanno 50 mila euro, è segno che davvero il settore è messo male”.

 


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