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Lorenzo: il nuovo Mostro della Laguna

Lo spagnolo conquista la sua prima vittoria sul circuito californiano

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E' tornata l'estate nel gran premio delle “Quattro Stagioni” di Laguna Seca, dopo il warm up in clima invernale di questa mattina; i 32 giri di questa gara emozionante si sono svolti sull'asfalto baciato dal sole a 38°, di fronte ad un pubblico di 114.000 appassionati.


La griglia ha presentato lo schema classico, con lo spagnolo Dani Pedrosa scattato subito fortissimo e davanti a tutti alla prima curva. Una prima (e unica, per lui) parte di gara nella quale è apparso come sempre imprendibile, salvo poi scivolare da solo in fondo al rettilineo all'11° giro gettando alle ortiche la gara e i 25 punti che gli avrebbero concesso qualche speranza in più per conquistare il mondiale.

Non è detto però, che il vincitore del GP di Laguna Jorge Lorenzo non ce l'avrebbe fatta ugualmente. Jorge, come spesso accade da quando le Bridgestone pretendono una partenza soft, è partito male rimanendo intrappolato nel traffico della prima curva e vanificando, così, i benefici della pole. Al 5° giro, mentre si trovava in terza posizione dietro a Stoner che inseguiva Pedrosa, ha approfittato del varco lasciato da un errore dell'australiano per andare ad inseguire Pedrosa.

Da lì in poi non c'è stata più storia per nessuno:  6 gare vinte, 3 secondi posti e 5 pole positions.

Casey Stoner secondo alla prima curva ha subito chiarito a tutti che i record che portano il suo nome, su questo tracciato, non sono un caso. Ha tenuto bene la gara, chiudendo in seconda posizione senza l'esercizio di grandi duelli; fatale è stato l'errore che ha dato l'accesso a Lorenzo: questa sarebbe potuta essere la sua prima vittoria della stagione. Sarà per la prossima volta.

Valentino Rossi ha ritrovato il gusto del podio dopo  l'infortunio del Mugello. Il nove volte campione del Mondo non ha mai perso il contatto con il trio di testa e mentre Pedrosa, Stoner e Lorenzo se ne andavano via, lui è rimasto nel secondo gruppo con Dovizioso, Hayden e Spies e ha atteso: prima il passaggio su Hayden, poi gli errori di Spies, poi il sorpasso cattivo su Dovizioso a 5 giri dalla fine che l'ha traghettato direttamente sul terzo gradino del podio.

Tanta fatica e dolore fisico per lui, ripagata da un trofeo e dal profumo di champagne su un podio che, per sbaglio, ha suonato l'inno l'inno italiano sulla vittoria di Lorenzo alla sua prima volta a Laguna Seca, una gaffe internazionale mica da poco.

Il terzo gradino del podio scippato da Valentino è un boccone amaro da inghiottire per un Andrea Dovizioso che è partito terzo in griglia, dopo un week end fantastico. Quarto posto per il pilota di Forlì, l'eterno quarto, che si può consolare del duello perso contro il Vale nazionale solamente con la scivolata del suo compagno di squadra.

Quinta posizione per Nicky Hayden, nel gp di casa. L'ex mostro della Laguna ha combattuto con Ben Spies e alla fine ha avuto la meglio, ma solo per gli errori del texano.

Ben Spies ha fatto un'ottima partenza, era terzo alla prima curva ma al terzo giro ha commesso un errore perdendo tre posizioni e finendo in settima posizione . Al 21° giro però era già risalito in quinta posizione dopo un sorpasso su Nicky Hayden e si è portato all'inseguimento di Valentino Rossi, titolare di quella che probabilmente sarà la sua moto l'anno prossimo. Al 25° giro però, Texas Terror commette un altro errore importante, che l'ha ributtato indietro in sesta posizione, ad un secondo e mezzo da Hayden.

Expolit di Colin Edwards che è riuscito ad infilarsi  in settima posizione davanti a Marco Melandri, il quale,  partito in 11a posizione, che ha scartato poco alla volta i piloti davanti a lui chiudendo la gara in ottava posizione.

Decima posizione per Loris Capirossi, la cui Suzuki ha dato un brivido a tutti per non essersi accesa poco prima della partenza, undicesima posizione per Roger Lee Hayden che ha portato a casa 5 punti! Ha chiuso il gruppo Alex De Angelis in dodicesima e ultima posizione.

Marco Simoncelli è scivolato perdendo l'anteriore mentre era in 9a posizione al 19° giro, giornata nera per il simpatico n.58, che era scivolato anche nel warm up e ha dichiarato

”Oggi facevo più fatica di ieri, stavo battagliando con Edwards e Melandri, ho forzato la staccata e su una buca mi si è chiusa davanti”.

Caduta di Alvaro Bautista al secondo giro, senza conseguenze per il pilota, e scivolata di Barberà al 4° giro e di Aleix Espargaro al 29 giro, senza conseguenze

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