De Puniet sfida gli ufficiali

Il francese è in gran forma. Per lui un nuovo telaio e l'elettronica

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E'stata la terza partenza in prima fila consecutiva della stagione quella di oggi, per il francese Randy De Puniet. Il pilota del Team LCR è infatti partito dalla terza casella, insieme a quelli “forti” e soprattutto si è messo alle spalle – in griglia - le Honda HRC, cioè quelle ufficiali.

Sta diventando una sorta di case history quella di Randy, il 29enne di Maisons Laffitte che batte gli ufficiali con una moto “privata”. La gara di oggi si è conclusa con un'ottima quarta posizione per lui, 11 punti importanti che sommati agli altri sono diventati 69 nella classifica del Mondo, permettendogli di raggiungere in quarta posizione l'americano Nicky Hayden.

Poco dopo la gara, abbiamo incontrato Randy nel pieno di un festino dentro al suo motorhome a torso nudo (fortunatamente per la sottoscritta): musica a palla, amici e amiche, vodka e Cola.

Sono contento, ho iniziato benissimo la stagione, sono partito tre volte dalla prima fila e ora sono quarto insieme a Nicky Hayden nella classifica del mondo e questo è perfetto, è come un sogno”.

Che cos'ha De Puniet in più quest'anno, rispetto all'anno passato?

"Penso di essere cresciuto, di sapere ciò di cui ho bisogno, ho preso confidenza con la moto e ho voglia di fare”.

Il merito è forse, anche in questo caso, del suo preparatore atletico. E' molto in voga nel motociclismo questa nuova figura professionale che è una via di mezzo tra un personal trainer e uno psicologo.

Sì, avevo un trainer ma con lui ho chiuso, ho deciso di concludere la collaborazione ad Assen anche perché ho cambiato un po' di cose nella mia vita personale, di cui però non ho voglia di parlare. Comunque va tutto molto bene”.

Cosa manca ancora al pilota di Lucio Cecchinello per essere concreto fino alla fine della gara?

“Con questa moto posso sorpassare per cinque giri ma non per venticinque. Il punto è che le moto ufficiali sono più performanti sulle lunghe distanze, per questa gara ho avuto un nuovo telaio e per la Germania avrò più elettronica e la mia moto sarà più vicina a quelle ufficiali. Il circuito del Sachsenring mi piace molto, penso di poter fare un buon risultato”.

Tutto procede bene, per Randy; anche Lucio Cecchinello (il suo Team Manager) ha espresso soddisfazione; ma come sogna di concludere questa stagione iniziata così favorevolmente?

“Non è facile. Tenteremo di andare ancora a podio e di concludere l'anno come miglior pilota privato. Sarebbe favoloso!”.

Un risultato del genere potrebbe proiettarlo su nuovi lidi, l'anno prossimo, il contratto di Randy con il suo Team scade quest'anno...

“Per il momento non so nulla, il contratto è scaduto e spero, l'anno prossimo, di avere la moto e il miglior Team possibile, se fosse quello di Lucio tanto meglio. Vorrei riuscire a vincere qualche gara”.

Insomma, Randy vuole solo un po' di uguaglianza con le Honda private e un po' di fratellanza con gli amici, nel dopo gara.

Com'era il detto? Égalité, fraternité et... Randy De Puniet!

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