Preziosi:Stoner dev'essere avvisato

"Dobbiamo trovare una soluzione tecnica che allerti Casey del limite di aderenza"

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A cinque gare dall’inizio del Motomondiale e a 7 dalla Superbike, Filippo Preziosi (Direttore Generale di Ducati Corse), risponde su: moto, gomme, elettronica, piloti.

Tu segui l'aspetto tecnico di MotoGP e Superbike e di conseguenza anche del prodotto. E' un grande impegno: come fai?

"Occuparsi di corse in effetti è molto impegnativo. Per quanto riguarda la produzione, il nostro scopo è quello di mettere a disposizione dei ragazzi di Ducati Motor tutte quelle idee e soluzioni tecniche che abbiamo trovato in pista e che hanno dimostrato funzionare. Alcune di queste soluzioni sono interessanti anche per le moto di serie, altre lo sono meno o magari lo diventeranno nei prossimi anni".

Qual è la differenza nella gestione tecnica di MotoGP e Superbike?

"La MotoGp è la categoria prototipi, per cui qualsiasi idea ti venga in mente la puoi sperimentare: questo è il primo passo per mettere a punto delle cose interessanti. Una volta che queste soluzioni tecniche hanno dimostrato in MotogGP di funzionare, possono essere implementate o applicate direttamente in Superbike, se il regolamento lo permette, e quindi possono essere modificate. A quel punto bisogna costruire la moto di serie con queste innovazioni e in seguito utilizzarla anche nelle corse".

L'elettronica suscita sempre più polemiche. Come state lavorando su questa Ducati Motogp?

"L'elettronica negli anni 2005 e 2006 è stato probabilmente l'elemento distintivo della Ducati perché siamo arrivati un po' prima degli altri. Adesso il livello della complessità è molto elevato e, direi, omogeneo tra gli altri costruttori. Arrivati a questo punto, è molto difficile migliorare ancora, mentre la situazione comincia ad essere così complessa che è facile fare degli errori, quindi bisogna stare con gli occhi bene aperti".

Parte dello sviluppo dell'elettronica nasce per salvaguardare l'incolumità del pilota, con la conseguenza che sempre più spesso in caso di incidente si dà la colpa all'elettronica...

"Sicuramente come dici tu la cosa positiva è che gli highside in uscita di curva durante l'erogazione della potenza si sono ridotti drasticamente e questo, al di là dello spettacolo che può aver sofferto per qualche derapata in meno, ha contribuito alla sicurezza dei piloti, che dev'essere la nostra prima preoccupazione. E' chiaro che invece cadere in ingresso di curva è una condizione di funzionamento dove il controllo di trazione non funziona, quindi se ci sono problemi come quello delle gomme fredde e di difficoltà di riscaldamento, possono ancora succedere gli incidenti".

Perché quest'anno Stoner sembra leggermente inferiore rispetto alla prima parte dello scorso anno, mentre stanno salendo gli altri “ducatisti”?

"Con Nicky Hayden penso che abbiamo fatto un grandissimo lavoro e gran parte del merito vada a lui, perché ha continuato a crederci, nonostante l'inizio disastroso dell'anno scorso. Nicky ci ha aiutato molto a sviluppare la moto e a capire come adeguarla alle sue esigenze e credo che in queste gare stia dimostrando molto. Mi è spiaciuto molto non poterlo vedere sul podio perché per tre volte ci è arrivato vicinissimo, però è stato molto consistente anche durante i test invernali e al Mugello è scivolato, ma da 4° in qualifica.

Casey era molto veloce sia durante i test invernali sia in Qatar quando è caduto, e anche a Le Mans, quando è caduto, era il più veloce. Stiamo cercando di dargli tutto il supporto tecnico possibile per avere una configurazione che gli dia il massimo della confidenza e soprattutto che lo avvisi in tempo prima di avere un problema di questo tipo, e stiamo cercando di fare in modo che intorno a sé ci sia tutta la serenità di cui ha bisogno".

Quanto disturba la gomma unica, considerando che ogni Casa procede con lo sviluppo della propria moto e poi però c'è una gomma che deve andare bene per tutti?

"Alla fine forse ci si concentra più sullo sviluppo della moto invece che sulla scelta della gomma. La gomma è un elemento talmente importante che quando c'era la competizione tra i gommisti (e quindi in ogni gara c'erano 5 o 6 gomme da poter scegliere) finiva che durante il week end si faceva solo quel lavoro lì e lo sviluppo della moto era rallentato. Quindi forse è un bene. E poi una gomma uguale per tutti toglie ogni scusa...".

Qual è il momento più bello per te durante una gara?

"Solo quando si arriva alla bandiera a scacchi! Perché durante la gara soffro molto: è bello vedere quello che fanno i piloti e ogni volta mi emoziono, ma dal punto di vista tecnico è sempre una sofferenza, perché conosco i mille inconvenienti che possono succedere, sia dal punto di vista dell'affidabilità, che delle prestazioni".

Quindi quando sei ai box e vedi una scivolata nei monitor, stai già pensando alla causa?

"Quello è sicuro: soffro nell’attesa che arrivi la moto ai box e per prima cosa scarico i dati per verificare che non ci sia stato alcun inconveniente tecnico che abbia causato la scivolata. Perché l'errore umano del pilota ci sta, cercare il limite è il loro mestiere, ma se invece la causa è un problema tecnico, allora la responsabilità è la nostra, e quindi è più grave".

Definisci con un aggettivo i 4 piloti Ducati MotoGP e SBK.

"Casey Stoner: selvaggio

Nicky Hayden: un mito

Michel Fabrizio: velocissimo

Nori Haga: grande coraggio".

Ultima domanda: perché vi siete “fissati” nel voler prendere Valentino?

(ride)" Non siamo fissati, ce lo chiedono i giornalisti!".

 

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