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Bridgestone: "Un errore di Rossi"

Yamada sottolinea: "Un rallentamento di 7 secondi ha raffreddato la gomma"

Moto - News: Bridgestone:

Al Mugello, complice anche la caduta di Valentino Rossi, si è parlato molto della Bridgestone. Questa volta non sono state però lodi per la tenuta alla distanza dei suoi pneumatici, bensì per la loro criticità che si esprime in un rapico calo di aderenza quando essi si raffreddano o non sono ancora bene in temperatura.

Gli esempi a riguardo sono molti, e non sono coinvolti sono i debuttanti della categoria che hanno pagato con violenti highside questa particolarità - chiedere a Simoncelli nei test in Malesia per conferma - bensì anche i mostri sacri della MotoGP.

Se infatti Casey Stoner fece una figura da dilettante a Valencia, nell’ultimo Gran Premio del 2009, cadendo nel giro di ricognizione, meglio non è andata nello scorso fine settimana addirittura a Valentino Rossi. Perché ormai non ci sono dubbi che a causare il terribile volo del pilota della Yamaha sia stato un errore di guida o, se vogliamo, una disattenzione.

Lo ha confermato a GPone.com lo stesso responsabile Bridgestone Motorsport, Hiroshi Yamaha (nella foto con Ezpeleta).

“Valentino è entrato in pista e dopo un giro, fra le curve dell’Arrabbiata ed il Correntaio, per lasciare sfilare alcuni concorrenti più lenti ed avere la pista libera davanti a sé ha rallentato di ben sette secondi. Troppi. Anche perché tutte le curve erano sulla destra, mentre la prima delle Biondetti è a sinistra. La gomma sulla spalla si era dunque raffreddata e non ha tenuto”.

Nulla di nuovo. Jorge Lorenzo, dopo l’incidente, ha ricordato il so volo (ma anche quello di Stoner) dell’anno passato a Laguna Seca: stessa dinamica.

“Parlerò con la Bridgestone - ha detto - sarebbe una buona idea avere gomme meno performanti, ma più sicure”.

La risposta di Yamaha è stata netta.

“Queste gomme non sono nuove, la carcassa è la stessa dell’anno passato. Non abbiamo in programma di intervenire in questo senso. Il range di temperatura all’interno del quale gli pneumatici funzionano è abbastanza ampio, devono solo essere correttamente portati in temperatura e mantenuti in temeperatura. Valentino ha rallentato, troppo, li ha lasciati raffreddare troppo e per questo è caduto. E’ stato un suo errore. Può capitare”.

La Bridgestone, per voce del suo responsabile sviluppo, Tohru Ubukata (nella foto), ha espresso soddisfazione per il rendimento degli pneumatici nel GP d'Italia.

"Le scelte per il penuamtico posteriore sono state le più varie - ha detto (per esempio Stoner, Melandri, Simoncelli, Espargarò e Capirossi avevano delle medie posteriori, tutti gli altri le dure) - e hanno dimostrato ancora una volta che sia la nostra mescola dura che quella media presentano un buon rendimento per operare in modo efficare nelle stesse condizioni".

Contenti loro.

 

 


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