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Il 'dito' di Marquez fra Rossi e Lorenzo


,Era più che prevedibile la doppietta Honda al Sachsenring con un Marc Marquez assatanato dopo le numerose cadute e un ritrovato Dani Pedrosa ormai pronto dopo l’intervento chirurgico degli scorsi mesi. La Yamaha  ha sempre patito questo tracciato che assomiglia più ad un kartodromo  che ad un circuito motociclistico, ma comunque Valentino Rossi è riuscito a portarla sul podio davanti a Jorge Lorenzo che da due Gran Premi non sembra più lo stesso delle quattro vittorie consecutive. La Ducati da parte sua sembra aver perso lo smalto iniziale patendo un po' troppo sui circuiti con molte curve, anche se Andrea Iannone la ha portata al quinto posto, il massimo che potesse fare. Il Sachsenring è il giro di boa del motomondiale e le posizioni in gioco sembrano ormai ben delineate: la Yamaha  non ha fatto un errore tecnico che sia uno ed è diventata super competitiva con l’introduzione del “seamless”. Tutto questo, in aggiunta al telaio sempre competitivo, ha fatto si che la Yamaha risultasse la moto più bilanciata del lotto ed i risultati di conseguenza sono stati all'altezza delle aspettative . L’errore più grosso lo ha compiuto la Honda che ha sbagliato completamente la parte ciclistica con nuovo telaio che rendeva la moto quasi inguidabile. Il ritorno al telaio 2014 da due Gran Premi ha in parte cambiato positivamente l’assetto della moto ed i risultati incominciano ad essere migliori anche se ormai sembra troppo tardi. La Ducati ci aveva fatto sognare nei primi sei Gran Premi ma in seguito sui circuiti a lei meno favorevoli ha mostrato le pecche della scorsa stagione. Non bisogna però dimenticare che si tratta di una moto completamente nuova che ha bisogno ancora di tempo per essere competitiva in tutti i circuiti del mondiale. L’esordio della Suzuki è stato buono, ma la casa di Hamamatsu però paga la storica mancanza di cavalli nonostante abbia il telaio più maneggevole del loto e purtroppo si tratta di un handicap difficilmente colmabile. Questa prima parte del mondiale ha mostrato un Valentino Rossi stratosferico che vuole a tutti costi arrivare alla conquista del suo decimo titolo mondiale. I presupposti ci sono tutti ed al momento sembra che l’unico che lo possa contrastare sia il suo compagno di squadra Jorge Lorenzo che però paga parecchio dal punto di vista psicologico rispetto al Dottore di Tavullia. Sembra ormai tagliato fuori dal gioco lo spagnolo Marc Marquez. Dei meno 65 punti in classifica rispetto a Valentino deve fare il suo mea culpa perché i suoi tre zeri nel punteggio generale sono frutto di errori dovuti al fatto di non sapersi mai accontentare nei momenti difficili. Pensare al mondiale per lo spagnolo è come avere un biglietto della lotteria in tasca e sperare che esca il tuo numero. Nella vita tutto può succedere. Sono anche convinto che nella seconda parte del mondiale ritroveremo la Ducati a battagliare per i podi sia perché i circuiti saranno molto più adatti alla moto di Borgo Panigale sia perché sono in arrivo importanti aggiornamenti tecnici. Insomma il divertimento non mancherà.

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