Tu sei qui

Marquez, fai errori da debuttante, stai prendendo troppi rischi


Valentino Rossi e Jorge Lorenzo festeggiano con Lin Jarvis dopo la doppietta nel GP di Barcellona Valentino Rossi e Jorge Lorenzo festeggiano con Lin Jarvis dopo la doppietta nel GP di Barcellona

Se dovessi dare un titolo al Gran Premio di Barcellona lo chiamerei “ il crollo dell’impero” e si tratta dell’impero Marc Marquez e di quello del colosso giapponese della Honda. Il campionato mondiale della MotoGP è finito in largo anticipo per il pilota spagnolo e francamente il suo tipo di guida “scellerato “ sta diventando un vero pericolo per i suoi avversari. Al Montmelò ha rischiato seriamente di far cadere Jorge Lorenzo con un lungo che poteva fare danni irreparabili al suo connazionale e credo che a questo punto la direzione gara dovrebbe prendere provvedimenti disciplinari verso il campione del mondo perchè ad essere troppo protetti si lascia mano libera alla guida pericolosa. Ricordo la scorsa stagione quando in Malesia lo spagnolo fece un errore madornale durante le prove e finì addosso ad Andrea Iannone colpendolo ad un braccio al punto che l’italiano non potè correre la domenica. In quel frangente la Dorna non fece vedere nessuna immagine e sparirono tutte le foto dell’incidente e la direzione gara non gli diede neppure un punto di penalizzazione. Ritengo che tutto ciò, oltre alla guida aggressiva dello spagnolo, lo abbia portato a ritenersi invincibile e libero di correre nel modo che più gli confaceva e purtroppo oggi si vedono i risultati. Naturalmente siamo di fronte ad un fenomeno e nessuno gli leva nulla per le emozioni che ha saputo darci però tutto ciò lo ha portato ad un punto di non ritorno e questo sarebbe un male per il motociclismo data la caratura del personaggio. Oggi Marc è in una crisi nera, assomiglia più ad un debuttante che compie errori su errori dilapidando il capitale sino ad oggi conquistato con merito. Che differenza con il veterano Valentino Rossi che a Barcellona ha fatto sudare le proverbiali sette camicie ad un Lorenzo che più forte di così non può andare. Lo spagnolo ha tenuto un ritmo gara incredibile e soprattutto gli ultimi due giri vedeva con la coda dell’occhio il suo rivale avvicinarsi nonostante lui fosse al limite della guida. Dopo l’arrivo Jorge è crollato sul manubrio della sua Yamaha ringraziando Dio che non ci fossero stati ancora due giri perché non so come sarebbe finita. Un Valentino stratosferico che a 36 anni suonati comanda ancora la classifica del campionato mondiale e sta ponendo le basi per la conquista del decimo titolo. Peccato che Vale non riesca trovare la chiave delle prove in qualifica dove non riesce quasi mai ad essere nei primi sei e questo potrebbe giocargli contro per il resto della stagione. Non digerisce il cosiddetto giro “secco “ e preferisce mettersi a posto la moto per la gara della domenica. Forse si tratta di una strategia, forse si tratta di una necessità ma in ogni modo qualcosa deve cambiare in positivo perchè le partenze ad handicap non sono raccomandabili. Poi state certi che incomincerà la guerra psicologica di Valentino nei confronti dello spagnolo ed i complimenti scambiatisi fino ad oggi diventeranno vere e proprie bordate e vincerà chi avrà più freddezza ed equilibrio. Il campionato mondiale ormai è roba fra i due piloti della Yamaha, il resto sono solamente sogni irrealizzabili.

Articoli che potrebbero interessarti