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Biaggi, come Rossi, è un genio della comunicazione, ma a Ducati cosa serve?

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Francamente non riesco a capire queste prove che la Ducati affronta al Mugello con Max Biaggi. Il pilota romano mi appare in questo momento come una scheggia impazzita, non si accontenta di essere diventato in ottimo telecronista ma vuole a tutti i costi risalire in moto. Ho sempre affermato che Max oltre che essere un grande campione è un genio della comunicazione e che da questo punto di vista nulla ha da invidiare a Valentino Rossi. Non capisco però la Ducati che non aveva assolutamente bisogno di questa prova sulla sua MotoGP e dove ha tutto da perdere e nulla da guadagnare. Supponiamo che Max giri più lento di alcuni secondi rispetto ai piloti ufficiali, cosa logica, a questo punti anche i più grandi tifosi di Max direbbero che con questa moto non c’è niente da fare e le critiche sarebbero solamente negative. Supponiamo che Max andasse più che bene e allora vorrebbe dire che la scelta dei piloti di oggi sarebbe un fallimento. Non riesco a capire questa mossa della Ducati, avrei compreso molto di più se l’Aprilia avesse fatto girare Max ancora una stagione o se lo avesse ingaggiato come pilota immagine o forse qualcosa di più visto che con la casa di Noale due mondiali se li è portati a casa. Vacci a entrare nella testa delle persone…

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