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MotoGP, Brno: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Lorenzo batte tutti, Marquez e Rossi si leccano le ferite. Antonelli trova la fiducia e la vittoria

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C’è un nuovo sceriffo in città, si chiama Jorge Lorenzo e ha il polso destro più veloce del mondo. Il problema non è trovarlo, ma raggiungerlo. Farlo sul podio non basta e Rossi e Marquez se ne sono accorti a Brno. Il maiorchino alla colt preferisce il martello, quello che schianta avversari e cronometro. La sua guida, quando tutto gira per il verso giusto, si avvicina alla perfezione e agli altri non resta che stare a guardare.

Né a Valentino né a Marc lo spettacolo è piaciuto troppo. Se a Silverstone vogliono cambiare il finale, devono darsi da fare. Con sette gare alla fine tutto può ancora succedere, ma solo se fermeranno Jorge.

Forse il colpaccio può riuscire anche a Bastianini in Moto3, se incomincerà a vincere. In Repubblica Ceca c’è riuscito Antonelli, che aspettava da tanto tempo il suo GP. Alla fine erano tutti contenti, Niccolò se la meritava.

Niccolò Antonelli ed Enea BastianiniIL BELLO – Non c’è mai niente di facile in una vittoria, ma per Niccolò Antonelli raggiungerla è stato come scalare l’Everest a mani nude. Quello che non uccide fortifica, diceva un filosofo baffuto, e la piccola tigre ha imparato la lezione sulla sua pelle. Aspettiamo la replica, e la prima volta di Enea Bastianini, per l’ennesima volta medaglia d’argento. La Bestia si è avvicinata a Kent, ma per puntare al titolo serve salire l’ultimo gradino.

IL BRUTTO – Lourdes? Ci sono già stato”. Dani Pedrosa non aveva perso il sorriso dopo la caduta che ha compromesso uno dei GP migliori per lui. Il piccolo grande pilota ha un conto con la sfortuna che la controparte non ha proprio voglia di chiudere nonostante nella sua carriera abbia già pagato abbondantemente, e anche con gli interessi. Una perdita d’olio gli ha negato la possibilità di provare a lottare con i migliori. Lo aspettiamo a Silverstone.

IL CATTIVO – Il compagno di squadra è il primo avversario e Andrea Dovizioso da qualche gara patisce il confronto. A Brno è arrivato dietro a un Iannone con un motore che faceva i capricci e a un Pedrosa con un piede gonfio. C’è poco da stare allegri, il Dovi sembra avere perso la bussola ma un nocchiero del suo calibro può ritrovare la rotta in fretta e tornare a navigare in acque più tranquille.

Valentino RossiLA DELUSIONE – C’è podio e podio, quello di Brno per Valentino Rossi è stata una sconfitta mascherata. Alzare una coppa e stappare una bottiglia di champagne non trasforma un Gran Premio in una festa, non quando il tuo compagno di squadra è una macchia confusa per tutta la gara. Il Dottore ha avuto l’onestà di ammettere la superiorità di Lorenzo, serve una reazione immediata.

L’ERRORE –  Cosa è successo a Danny Kent, dominatore – appannato – della Moto3? A Brno non ha avuto colpa, alla ripartenza voleva una nuova gomma morbida al posteriore ma… non ce n’erano più. Gli altri però l’avevano, qualcuno deve avere sbagliato i conti.

LA SORPRESA – Dopo i guai giudiziari del loro patron, Loris Baz e la sua squadra avevano bisogno di una soddisfazione sportiva. Il francese ce l’ha fatta terminando primo nella Open, risultato platonico ma non da buttare.

Jorge LorenzoLA CONFERMA  – Si staglia come un colosso a favore dei flash e dopo una vittoria così può permetterselo. Jorge Lorenzo sembra un missile lanciato in orbita, fagocita tempi record e avversari con la stessa facilità, e sono pietanze che non fanno ingrassare. La sua fame è tanta, tocca agli altri togliergliela.

IL SORPASSO – Ci sono stati quello di Pedrosa su Dovizioso, quelli di Rossi su Smith e ancora il Dovi e poi… poco altro. Lasciamo perdere la classe regina, meglio hanno fatto i piccoli della Moto3. Lì c’è stato di che divertirsi.

LA CURIOSITA’ – Vi lamentate dello stato delle strade italiane? A Brno i piloti non se la sono passata tanto meglio. Dovizioso lo ha spiegato con un’immagine azzeccata: “alle curve 3 e 13 ci sono degli avvallamenti talmente profondi che sembra di passare su un dosso per rallentare il traffico”.

IO L’AVEVO DETTO – Tutti compatti i commenti dopo le qualifiche: “con quei tre davanti, sai che bella gara verrà fuori!”. No, non l’abbiamo saputo.

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