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SBK, Sykes: la moto di Biaggi è un razzo

“Almeno in cinque in grado di vincere, lui compreso. Sarà bello lottarci in gara”


“Il circuito è molto più veloce con il nuovo asfalto, davvero un piatto sfizioso”, ha detto Tom Sykes, che ha saziato l’appetito centrando la sua terza pole position stagionale e 27ª in carriera a Misano. A riprova delle sue impressioni, il vice-campione su Kawasaki ha anche siglato il nuovo best lap di categoria (1’34.214), ma la sua Superpole è stata alquanto inusuale. Innanzitutto, Sykes ha dovuto passare dalla SP1 dopo aver mancato l’accesso diretto al termine della FP3, per poi aggiudicarsi sul filo di lana una delle sessioni più combattuta di sempre, con le prime due file sono racchiuse in due decimi.

“Siamo rimasti fregati all’ultimo istante, ma era più importante sistemare l’assetto con gomme da gara e verificare il passo – ha commentato – Non ero preoccupato comunque, se mi fossi qualificato per la SP2 sarebbe stata soltanto colpa mia. Avevamo risparmiato un treno di gomme apposta”.

Particolarmente tirata, sulla carta, anche la gara. Lo stesso Sykes, autore di una doppietta qui lo scorso anno, fatica ad azzardare un pronostico.

“Ci sono almeno cinque piloti molto costanti in grado di lottare per la vittoria. Io, Jonathan e le tre Aprilia. Però vorrei controllare la moto di Biaggi, va come un razzo (ride). Continuano a dire che sia la stessa di Haslam e Torres, ma non credo proprio. Comunque è veloce e costante, sarà bello ritrovarsi in bagarre con lui domani”.

Un’eventualità, questa, ancora più probabile per Jonathan Rea, quarto in griglia proprio davanti a Biaggi.

“Nel primo giro con gomma da qualifica, ho esagerato nel primo settore e commesso un paio di sbavature – ha ammesso il leader indiscusso del campionato – Nel secondo ho girato molto meglio fino a metà pista, poi la gomma è calata. Comunque sono abbastanza contento, partire dalla quarta posizione non è la cosa peggiore che ci potesse capitare ed abbiamo un buon passo di gara. Non so ancora in che condizioni correremo, ma siamo a posto sia col fresco che col caldo, sia con la gomma dura che la morbida”.

L’intento è chiaro: realizzare un’altra doppietta di squadra. Missione possibile, ma più difficile che in passato. Sotto il sole della Riviera, la lotta al vertice – con un “ospite” illustre – sembra destinata a superare le temperature di guardia.

photo credit: Costantino Di Domenico

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