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SBK, Test Jerez: il 2015 comincia qui

Biaggi cerca risposte con Aprilia, Giugliano e Ducati a caccia del riscatto

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Se i test Superbike di Aragon e Portimão sono stati buoni praticamente solo per uno shakedown delle moto in condizioni atmosferiche che non permettevano la ricerca della prestazione pura, quelli di Jerez in programma lunedì e martedì rappresentano il punto di partenza di una stagione che, con un regolamento teoricamente più vicino alla produzione di serie, si preannuncia particolarmente equilibrata. In altre parole, in Andalusia si farà per la prima volta sul serio, meteo permettendo (minime intorno ai 5 gradi e massime di poco sotto ai venti, questo dicono le previsioni).

Ai blocchi di partenza ci saranno tutti i costruttori impegnati nel mondiale ad eccezione di MV Agusta, ovvero Aprilia, Ducati, Kawasaki, Honda, Suzuki, BMW ed EBR. I veri valori in campo verranno probabilmente nascosti con l’impiego di un po’ di pretattica, ma per la serata di martedì sarà probabilmente possibile tracciare un primo bilancio significativo a poco più di due settimane dalla trasferta australiana, dove come di consueto le squadre proveranno il lunedì e martedì prima della gara.

A Jerez, i riflettori saranno puntati innanzitutto su Ducati e Aprilia. La moto di Borgo Panigale è a digiuno di successi da oltre due anni, ma il 2015 sulla carta è il momento propizio per saziare la fame. Il nuovo regolamento premia, teoricamente, la moto più competitiva “pronta consegna”, ed i numerosi successi nei campionati superbike nazionali ottenuti dalla Panigale lasciano ben sperare gli uomini in rosso. La stagione alle porte sarà inoltre un importante banco di prova per Davide Giugliano, pilota velocissimo ma discontinuo chiamato, a 25 anni, alla consacrazione definitiva tra gli assi delle derivate di serie.

Ma c’è anche un altro romano che, nonostante le 18 primavere in più sulle spalle, sembra avere voglia di gettarsi nella mischia. Stiamo parlando, ovviamente, di Max Biaggi. Dopo i test della scorsa settimana a Portimão, dove ha fatto meno chilometri del previsto a causa della pioggia e di una scivolata che lo ha lasciato con una spalla dolorante, il Corsaro vuole recuperare il tempo perduto. Teoricamente il suo ruolo sarà soltanto quello di collaudatore ma, nel caso lo desiderasse, a Noale sono pronti a preparargli una moto per qualche comparsa da wild-card. Che poi, a ben vedere, comparsa non sarà. Se Biaggi decidesse di rimettersi alla prova insieme ai vecchi rivali, sarà per correre da protagonista. La decisione finale spetta a lui soltanto, ma se dovesse fare tempi interessanti nei prossimi due giorni è lecito ipotizzare da che parte penderà il proverbiale ago della bilancia.

Che dire poi dei due protagonisti del 2014, ovvero Tom Sykes e Sylvain Guintoli? Entrambi cercano conferme – le moto in configurazione 2015 sono state ultimate solo di recente – ma l'esperienza e la velocità sono fuori discussione. Terzo lo scorso anno, Jonathan Rea è teoricamente pronto a lottare per il titolo invece che una manciata di vittorie a stagione dopo il passaggio a Kawasaki.

Tra i piloti in pista a Jerez, non mancano gli esordienti. Tre di loro vengono dal motomondiale, ovvero Jordi Torres (Aprilia Racing) e Nico Terol (Althea Ducati), entrambi provenienti dalla Moto2. Lo scenario tecnico nel quale sono chiamati a competere è sostanzialmente diverso e potrebbe anche rappresentare una boccata d’aria fresca. Entrambi hanno dimostrato in passato di avere il polso giusto e, dopo un normale periodo di apprendistato, hanno tutte le carte in regola per tornare a correre ai piani alti. In pista ci sarà anche Randy De Puniet, che dopo aver compiuto il cursus honorum nel motomondiale è ansioso di tornare alle gare a tempo pieno dopo un 2014 passato a collaudare la nuova Suzuki MotoGP. Grande attesa, infine, per Michael Vd Mark. Il giovane olandese, dopo aver centrato i titoli Stock600 e Supersport, potrà contare sulla vicinanza nei box Honda di un campione esperto come Sylvain Guintoli. Inoltre, la cilindrata piena sembra combaciare perfettamente con il suo stile di guida, cosa peraltro dimostrata vincendo un paio di 8 Ore a Suzuka, ovviamente con la Casa di Tokyo.

Nel ruolo di outsider di lusso, radio paddock fa i nomi di David Salom (Kawasaki Pedercini) e Sylvain Barrier (BMW). A proposito della Casa di Monaco, echeggiano da qualche tempo rumours su difficoltà da parte del team JR Racing, che dovrebbe schierare Toni Elias ed Ayrton Badovini. Voci di corridoio parlano di ritardi negli ordini dei materiali, e l’assenza reiterata dai test privati non lascia ben sperare, ma resta ancora un po' di tempo.

Grande curiosità, infine, per Niccolò Canepa nel ruolo di “yankee” per EBR. La passata stagione è stata a dir poco disastrosa per il costruttore americano, che però pare aver incrementato le risorse a disposizione del progetto, affidato al pilota (veterano) e team manager Larry Pegram. La strada resta in salita, ma se c’è uno che ha esperienza con le bi-cilindriche, questo è proprio il genovese.

Le domande sono molte, e le prime risposte arriveranno dalle 10 di domattina. Voi che ne pensate? Lasciate i vostri commenti QUI!

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