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MotoGP, Cuzari: Bradl? Saprete tutto a Indy

"Con Yamaha Stefan andrebbe fortissimo. Il mio dream team? Se arrivasse anche Crutchlow"

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"Saprete tutto ad Indianapolis".

Fa il misterioso Giovanni Cuzari, anzi, di più, prova anche a rimescolare le carte: "il mio dream team? Crutchlow e Bradl. Cal con la M1 ha già dimostrato di andare e in Stefan credo molto".

Nientemeno. La realtà è che Stefan ha già firmato mentre Crutchlow sta cercando di rimediare una 'buonauscita' dalla Ducati.

Ora sembra che lo vogliano tutti, Cal, dunque anche qui delle due l'una: o il suo manager, Bob Moore finora ha battuto la fiacca oppure 'occhi spiritati' non ha trovato l'ingaggio che cercava ma ora che il nodo (Ducati) si stringe attorno al suo collo anela disperatamente alla libertà, all'aria, perché sa che un'altra stagione alla corte di Bologna significherà per lui un bel 'game ove'.

Chi lo cercherebbe, infatti, alla fine del 2015 se finisse ancora una volta alle spalle di Dovizioso e Iannone?

La risposta è semplice: nessuno.

Meglio dunque provare a conquistare un altro biennale. Lucio Cecchinello è disposto ad offrirglielo, ma con una opzione a sua favore, ciò del team LCR, non il contrario! Comunque poiché l'ingaggio del team LCR non sarà paragonabile a quello della Ducati, Cal dopo aver già raggiunto il suo obiettivo 2014 - fare un bel po' di soldi - ora cerca il colpo del cartoccio: prendere anche parte dell'ingaggio 2015!

"Non so cosa abbia deciso Cecchinello - riprende a parlare Cuzari - comunque se Bradl venisse da noi io sarei contentissimo perché sono convinto che in sella ad una Yamaha potrebbe mostrare il potenziale che ha fatto vedere quando era in Moto2. Perché è la Moto2 che ci mostra quanto un pilota è veloce. E' una ottima scuola".

Insomma Cuzari si nasconde, anche se ammette che ad Indy sarà ufficializzato tutto. Non solo il nome del pilota, Stefan Bradl, che prenderà il posto di Aleix Espargarò, passato in Suzuki, ma anche di quello che sostituirà Colin Edwards.

A proposito: Texas Tornado dirà stop proprio a Indy o no?

"Il team Forward deve molto a Colin - si divincola il manager - è a lui che dobbiamo l'accordo con Yamaha. Quando abbiamo firmato c'era anche lui assieme ad Ezpeleta…".

Questo vuol dire tutto e niente, in realtà. Certo però non deve essere semplice sostituire due piloti in vista del 2015, con i chiari di luna che ci sono…

E la situazione sarà ancora più delicata se Edwards deciderà di restare a casa negli Stati Uniti rinunciando a Brno ed al resto del campionato.

"Rispetteremo comunque le sue decisioni", prosegue Cuzari, ed un po' questo schermirsi ci fa sorridere.

Già perché tutto questo tira-e-molla dei vari team in questa fase del mercato significa una sola cosa: non ci sono i soldi. Né quelli per pagare i piloti, né quello per far la voce grossa con le case.

Il risultato è che sono loro, Yamaha e Honda a decidere, muovendo le pedine secondo le proprie necessità e da quel che si è visto è iniziata una vera e propria caccia ai giovani.

Del resto, come ha dimostrato anche la Ducati nel 2007 con l'ingaggio di Stoner, che all'epoca non era la sua prima scelta, per far andare forte una moto non c'è niente di meglio di un colpo di fortuna.

Se si imbrocca il cavallo, si vince la corsa.

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