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MotoGP, Hayden, tanti dubbi e poche scelte

Il futuro di Nicky incerto tra MotoGP e Superbike, ma le selle libere scarseggiano

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L’entrata di Cal Crutchlow in Ducati ha significato l’addio a Nicky Hayden dopo cinque anni. L’americano è forse il pilota che ha sofferto di più la crisi della Rossa, ha visto i compagni di squadra succedergli al proprio fianco, ha stretto i denti, ma i risultati non sono mai arrivati e in un lustro ha collezionato appena tre podi con la Desmosedici. Ora è disoccupato, in cerca di una sella per il prossimo anno.

A Laguna Seca aveva parlato della sua situazione, “non siate troppo dispiaciuti, sono ancora vivo” aveva scherzato. Per lui lo stop estivo ha significato sondare il terreno per il prossimo anno. Il ragazzo del Kentucky ha dichiarato più volte di volere restare in MotoGP, ma di non escludere neanche un passaggio in Superbike. Le possibilità però di continuare su un prototipo sono limitate. Tutte le moto ufficiali sono già occupate e la soluzione più appetibile sarebbe quella di accasarsi con il team Forward, che schiererà le Yamaha ex Tech 3. Da quelle parti però un americano ce l’hanno già, Colin Edwards, che dalla sua ha la filiale statunitense delle Casa di Iwata. Contatti ci sono stati, ma per ora sembra essere ancora tutto in alto mare.

L’unica altra chance sarebbe quella di trovare una Honda Production Racer. Ma dove? A oggi solo Gresini ha confermato l’acquisto di una moto e ci dovrebbe salire Scott Redding. Un’altra potrebbe essere pronta per Rea, per il resto tutto tace, dopo che anche Lucio Cecchinello sembra averci rinunciato.

Non rimarrebbe che spostarsi fra le derivate di serie. Anche in Superbike è spuntato il nome della Honda, con cui Nicky è stato campione del mondo in MotoGP. La CBR è però un progetto ormai datato e non ai livelli della migliore concorrenza. Una nuova moto con un V4 ispirata alla MotoGP è attesa, ma voci insistenti dicono non nella prossima stagione. Vedere un Hayden comprimario in SBK non è realistico, ma le alternative non sono molte.

Ducati lo vorrebbe sulla Panigale e anche se l’americano ha negato qualsiasi proposta da Bologna in questo senso, la realtà potrebbe essere differente. Gli USA sono il primo mercato per Ducati e Kentucky Kid è stato il loro uomo immagine per molto tempo. Gli impegni promozionali non sono mai stati un problema per lui e il suo appeal sul pubblico è sicuramente superiore a quello di Ben Spies.

Anche per la Dorna Hayden è un pezzo pregiato. Il prossimo anno la MotoGP farà tappa negli USA tre volte, due se Indy si tirerà indietro, e servono nomi di richiamo. Anche in Superbike, però, Nicky potrebbe giocare lo stesso ruolo, facendo da traino in un Paese in cui l’interesse per i due mondiali non è mai decollato del tutto.

In un anno dove il mercato è stato fatto dai comprimari, Nicky è uno dei pezzi più pregiati ma sono le moto che mancano. Voi dove lo vorreste? Ditecelo QUI.

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