Jerez: Crutchlow resiste, Rossi rimonta

FP3: Crutchlow, Pedrosa, Lorenzo e il "Dottore" in un decimo. Dovi 5º davanti a Marquez


La penultima sessione di prove libere della MotoGP a Jerez ha ripetuto, in larga parte, il copione di ieri con Lorenzo, Crutchlow e Pedrosa immediatamente sugli scudi, raggiunti sul finale da Valentino Rossi.

I piloti hanno immediatamente migliorato i propri riferimenti, confermando l'analisi di Crutchlow secondo cui con asfalto più freddo la pista è più veloce, per poi concentrarsi sullo studio dell'usura degli pneumatici. Il più veloce è stato il britannico del team Tech3, che al settimo giro su 18 percorsi ha stampato un 1'38.975 per poi scendere sotto l'1'40 altre 8 volte (contro le 11 di Pedrosa, le 16 di Lorenzo e le 8 di Rossi) con una gomma posteriore morbida usata, con la quale è apparso particolarmente competitivo in ottica gara (questa mescola sembra destinata ad essere la scelta convenzionale).

La comodità con cui Pedrosa e Lorenzo, a lungo ai box, hanno affrontato il turno lascia comunque intendere che i due si sentono a posto per le qualifiche. In particolare il maiorchino, autore di un long-run di nove giri dove ha girato sempre in 1'39 basso. Sul passo, resta lui il pilota da battere.

Ha invece lavorato duro Rossi, autore di 22 giri, più di chiunque altro in questa sessione. Il "Dottore", a lungo a quasi un secondo dal miglior tempo, è poi riuscito nel proposito annunciato ieri di "osare di più" sul finale, grazie anche ad una gomma posteriore nuova. Per lui un distacco di 0.130 da Crutchlow.

È rimasto più indietro il leader in campionato (a pari punti con Lorenzo) Marc Marquez, sesto a + 0.525 ma comunque dotato di un buon passo intorno all'1'39 alto.

Davanti a lui si è piazzato Andrea Dovizioso, più veloce dei piloti Ducati nonostante l'allergia al circuito spagnolo. Per il forlivese, il quinto posto a + 0.519 lascia ben sperare per le qualifiche, ma il suo passo rimane 8 decimi più lento di quello dei migliori. Ad un decimo da lui ha chiuso Nicky Hayden, ottavo nonostante la vistosa tendinite al polso ma curiosamente più lento di Hector Barbera, settimo (+ 0.640) ed unico su CRT  ad accedere direttamente alle Q2.

Gli ultimi posti utili (i primi dieci accedono direttamente al secondo turno di qualifiche) sono stati occupati da Iannone (9º) e Bautista (10º), mentre Bradl non è riuscito a ritrovare il ritmo dopo la caduta di ieri ed ha chiuso in undicesima posizione. Lui ed Espargaró (12º) rimangono i candidati principali al "ripescaggio".

Karel Abraham non correrà a causa della clavicola infortunata ad Austin. I tempi:

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