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Cassa integrazione per Husqvarna

Cartosio (Fiom): KTM vuole svuotare Husqvarna, non rilanciarla

Moto - News: Cassa integrazione per Husqvarna

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Nuovo capitolo della gestione Husqvarna-Pierer. Il CEO di KTM solo poche settimane fa aveva lasciato intendere la conferma della produzione e della vendita della gamma della casa svedese, rilasciando una comunicazione ufficiale in merito: "L'azienda conferma espressamente la produzione in corso, la vendita e l'assistenza dell'intera gamma, compresi i modelli di recente introduzione Terra e Strada 650 e la nuova Nuda 900 ABS"

La situazione, in vero, sembra però aver preso una brusca sterzata. Dopo un incontro tra rappresentanti dell'azienda ed i sindacati, è arrivata una comunicazione da parte della Fiom varesina che la nuova proprietà di Husqvarna chiederà il regime di cassa integrazione straordinaria per parziale cessazione dell'attività, a partire dal mese di agosto (probabilmente della durata di un anno) e forse per tutti i dipendenti della fabbrica di Cassinetta.

Alla base di tale decisione, ci sarebbe stata la valutazione da parte della Pierer Industries, riguardante una situazione non buona, con 11.000 moto prodotte rimaste in giacenza. Ecco perchè ad agosto rimarrà aperto e funzionante solamente il reparto vendita, che dovrà cercare di immettere nel mercato tali giacenze, oltre ad ulteriori 3.500 moto che saranno prodotte da qui a quattro mesi. Tecnicamente quindi, si tratterebbe di far ricorso ad ammortizzatori sociali per cercare di coprire questo periodo di transito tra la "vecchia gamma" e la nuova impostata da Pierer.

La paura, da parte dei sindacati, è quella riguardante l'ipotesi secondo cui, ci sia in atto una sorta di saccheggio da parte di Pierer, una volta acquistato da BMW:

È un caso di saccheggio industriale." ha detto Nino Cartosio della Fiom Cgil " L’obiettivo è svuotare questa azienda, alla proprietà rimane l’area immobiliare e soprattutto un marchio prestigioso. Inoltre è altamente probabile, anche se non ne abbiamo la certezza, che la Bmw abbia lasciato anche qualche milione di euro.”

Prosegue così Flavio Cervellino, della Fim Cisl C’è un problema di struttura. Nei magazzini ci sono 12 mila moto in giacenza è chiaro che c’è un problema legato al prodotto, ma nella proprietà non c’è una volontà di fare investimenti in ricerca e sviluppo e quindi non valutano soluzioni alternative alla cessione di attività.”

Il sindacato ha aggiunto che i rappresentanti Husqvarna non hanno precisato se esiste un piano di riapertura. Ma che non hanno nemmeno parlato di chiudere l'attività in Italia. Alcuni dati in conclusione: il bilancio di Husqvarna parla di 128 milioni di euro di perdita nel 2010, 30 milioni nel 2011 e 34 milioni nel 2012.

Noi continueremo a monitorare e seguire questa situazione. Cosa ne pensano i possessori ed i fan di questo storico marchio? Dite la vostra!

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