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MotoGP: prima pole di Marquez, 6º Dovi

Texas QP: nuovo record anagrafico per Marc. Pedrosa e Lorenzo in 1ª fila, Rossi ottavo

MotoGP: MotoGP: prima pole di Marquez, 6º Dovi

Marc Marquez ha confermato i pronostici, aggiudicandosi sul circuito texano di Austin la prima pole position della carriera in classe regina con un 2'03.021, diventando il più giovane pilota della storia della MotoGP a centrare questo traguardo all'età di 20 anni e 63 giorni.

Marc, con il terzo posto in Qatar, era già stato il più giovane pilota della MotoGP a podio davanti a Pedrosa e Stoner. L'unico in grado di restare a contatto con il rookie è Dani Pedrosa a due decimi, chiude la prima fila Lorenzo ad un secondo di distacco.

"Sapevo di poter fare bene ma non mi aspettavo questo risultato. Abbiamo fatto un buon lavoro, era importante fare la mia prima pole position in MotoGP ma sarà ben più importante la gara di domani", le parole del rookie della Honda.

Q2 – Il nuovo formato di qualifiche, con soli 15 minuti a disposizione, obbliga i piloti a spingere forte fin dall'apertura della pit-lane. Marquez rompe gli indugi stampando un 2'03.2 che lo porta ad oltre mezzo secondo di vantaggio su Pedrosa e Lorenzo. Lo spagnolo continua ad abbassare progressivamente i tempi fino a trovare un 2'03.021 che si rivelerà imbattibile, mentre Rossi e Dovizioso si trovano ad oltre due secondi di ritardo senza riuscire a migliorare rispetto all'ultimo turno di libere.

Chiusura anticipata per Lorenzo, che si deve accontentare del terzo tempo (+ 1.079). A nulla serve nemmeno l'ultimo giro lanciato di Dani Pedrosa, secondo a + 0.254 dal compagno di squadra.

Crutchlow e Bradl centrano comodamente la seconda fila, dove si inserisce anche Andrea Dovizioso (sesto a + 1.852), ancora una volta autore di una qualifica stoica su Ducati che, se non fosse per la prestazione eccezionale di Marquez, lo vedrebbe a otto decimi dai primi della classe.

Conferma invece la propria allergia al time attack Valentino Rossi, che nel suo ultimo giro lanciato è riuscito se non altro ad evitare l'onta di chiudere alle spalle della CRT di Espargaró (nono) aggiudicandosi l'ottavo tempo (+ 2.359) su una Yamaha ancora lontana dalla forma migliore all'avantreno.

La scelta delle gomme: morbida al posteriore e dura all'anteriore per la maggior parte dei piloti.

Q1 – Sono Espargaró, Iannone e Smith a lottare per il ripescaggio in Q2. Lo spagnolo su CRT lima tre decimi all'ultimo giro lanciato e si aggiudica la sessione con un 2'06.112.

L'italiano del team Pramac, dopo essere stato a lungo il più veloce, viene beffato da Smith (+ 0.479) sul filo di lana per tre decimi e chiude al terzo posto (+ 0.760), tredicesimo assoluto in griglia.

"Ho fatto molta fatica nei cambi di direzione tutto il fine settimana – ha detto il pilota di Vasto Sono stato sei decimi più lento rispetto alle libere paradossalmente perché ho montato una gomma nuova, che scivolava molto di più".

Il resto degli italiani: con il nono tempo Corti è 19º in griglia, immediatamente davanti a Petrucci. Sul finire della sessione KarelAbraham e Bryan Staring si toccano e cadono. La peggio tocca al pilota ceco che viene portato al Brackenridge University Hospital di Austin per la frattura di una clavicola. proverà a correre a Jerez.

FP4 – I piloti approfittano dell'aderenza crescente dell'asfalto per provare le gomme dure. Marc Marquez è il primo ad abbattere il muro del 2'04, facilmente anche con l'opzione "hard".

Dopo aver staccato il compagno di squadra di quattro decimi nella FP3, è Pedrosa a braccarlo da vicino accusando il medesimo ritardo. I due sembrano destinati a fare lotta a parte, gli inseguitori sono a quasi un secondo di distanza. Lorenzo è terzo a + 0.901, Crutchlow lo insegue ad un decimo ma con minor costanza sul giro. Bradl chiude la Top 5 a 1.217

Dovizioso continua a guidare la truppa Ducati dalla sesta posizione, prendendosi la soddisfazione di precedere Valentino Rossi (+ 1.900) alle prese con diverse prove comparative sul fronte pneumatici, mentre Iannone si fa vedere per la prima volta nei primi dieci, staccato di due secondi e mezzo.

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