Checa: la 1199? vado in vacanza tranquillo

"Siamo più vicini, adesso tocca agli ingegneri. Manca un po' di potenza in alto"

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Ma questa Ducati Panigale va o non va? Il web trabocca di commenti allarmati di tifosi della Rossa che temono tempi grami. Ma Carlos Checa, che in estate aveva lanciato l'allarme, adesso non sembra più preoccupato.

"Vado in vacanza abbastanza tranquillo” ci ha detto aspettando  che la pista di Jerez si asciugasse. In serata ha fatto qualche passaggio nonostante l'asgalto ancora umido in diversi tratti.  Il terzo e ultimo giorno prima dello stop regolamentare è andato praticamente in fumo.

"E' stata comunque un'uscita molto positiva. Abbiamo tratto delle buone conclusioni, individuando le criticità di questa moto a livello di ciclistica. Stavolta sono riuscito a trasferire in maniera chiara le mie indicazioni, adesso tocca agli ingegneri. Sono molto fiducioso che riescano a trovare quello che adesso manca. Il motore? Vorrei che fosse più gestibile, inoltre ci manca un po' di potenza in alto. Jerez è un circuito guidato, i cavalli non contano così tanto ma anche qui si sente che ce ne mancano un po' ".

Arrivi alla sosta invernale con un ritardo di 1”4 rispetto ad Aprilia e Kawasaki e 1” sulla Bmw, se consideriamo i tempi ottenuti con gomme da gara. I tifosi mugugnano...

"Devono stare tranquilli. Rispetto alle prime uscite ci siamo avvicinati considerevolmente al vertice. E non dobbiamo dimenticare che la Superbike in questo momento ha un livello altissimo, come avete visto qui Aprilia ha girato ad un soffio dai tempi della MotoGP. Aprilia corre dal 2009, la Kawasaki è al quarto anno e la Bmw al quinto. Noi arriviamo adesso, non solo con una moto nuova ma con un concetto completamente diverso. Io non mi aspettavo di arrivare così in fretta al livello dove siamo. Quindi sono ottimista".

Era la quarta uscita, dopo i due provini di Misano e poi Aragon. Come marcia lo sviluppo?

"La Ducati è molto reattiva, vedo che l'azienda si sta impegnando molto, sento intorno una grande determinazione ad andare avanti. Abbiamo un programma di sviluppo molto intenso e già nella prossima uscita (fine gennaio, di nuovo a Jerez, ndr) avremo parecchia altro materiale da provare".

Quali sono i tuoi obbiettivi 2013?

"Adesso penso solo a lavorare sulla moto, a farla crescere, ad aumentare l'affiatamento con il team. L'obbiettivo è arrivare ad una combinazione vincente. E' un progetto molto ambizioso e non ho idea di quanto tempo servirà. La Bmw ha impiegato quattro anni per vincere, noi non possiamo pretendere di arrivarci dopo tre gare. La storia della Panigale è tutta da scrivere e la finalità è riuscire a vincere: dal mio punto di vista, è una sfida entusiasmante".

La Ducati chiuso con Althea passando ad Alstare. Come sta andando?

"E' l'anno delle novità: in poche settimane sono cambiate l'organizzazione del campionato, la struttura tecnica in Ducati e poi il team. Non c'è stato accordo tra azienda e Genesio Bevilacqua, tutto qui, è una storia in cui non voglio entrare. Mi sono trovato subito molto bene con il team e con Francesco Batta. E' una struttura molto preparata, hanno un reparto corse autonomo e prenderanno parte attiva nello sviluppo occupandosi in Belgio dello sviluppo di alcuni particolari specifici. Ci stiamo integrando molto bene".

Chi sono gli uomini che hai al fianco?

“Il cuore della squadra è lo stesso che avevo in Althea: Marco Lozej (ingegnere di pista fornito da Ducati Corse, ndr), Marco Frigerio e lo stesso tecnico sospensioni Ohlins. Poi ci saranno anche novità ma Batta è una persona che è parte di questo mondo da decenni: ha uno staff molto competitivo, è gente che sa come si vince. Funzionerà tutto benissimo".

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