Iannone: Rossi? Da idolo a avversario

"Per me la Ducati è un traguardo. Vale mi ha detto 'in bocca al lupo'"

La Ducati si prepara alla rifondazione con l'arrivo di volti nuovi. Ad eccezione di Hayden, unico elemento di continuità a livello di piloti, Dovizioso, Spies e Iannone sono all'esordio ufficiale su una Desmosedici. E se Dovi ed il texano militano da anni in classe regina, 'Crazy Joe' è nuovo al palcoscenico più prestigioso. Il 'tamarro' per auto-definizione si presenta tra i big con molte speranze e poche (ma solide certezze): su tutte, una tre giorni di test estivi al Mugello sulla D16 chiusa con un 1'48.3, un decimo più veloce di quanto ha girato amico Valentino Rossi in gara quest'anno.

"Al Mugello sono stati tre giorni di approccio e mi sono divertito, ma per me è quasi impossibile fare meglio di Rossi – ha messo le mani avanti il pilota di Vasto – I test sono una cosa completamente diversa dalle gare, dove i turni sono brevi. Poi lui non è certo l'ultimo arrivato, se ha faticato ci saranno sicuramente dei validi motivi."

Per Iannone, fare meglio di Rossi è allo stesso tempo un sogno e un imperativo.

"Fino a ieri era Vale il mio idolo, domani sarà un mio avversario. Mi ha detto 'in bocca al lupo', e da parte mia sono contento che sia tornato in Yamaha perché, nonostante le difficoltà di questi anni, è un pilota che può ancora dire la sua".

Rimboccarsi le maniche e imparare il più in fretta possibile quindi, ma senza mettersi pressione.

"Arrivare in MotoGP per me è allo stesso tempo un traguardo e un punto di partenza – ha detto – È fantastico farlo con una moto italiana, ma sono appena all'inizio della mia avventura con Ducati e ci vorranno calma e pazienza. Corro da molto, ma devo apprendere un nuovo metodo di lavoro, studiare l'elettronica ed i freni".

Andrea IannoneLa velocità di Iannone non è in discussione. L'italiano ha regalato battaglie da cineteca in 125 e Moto2, senza però trovare la continuità di risultati necessaria per vincere un titolo mondiale. A 23 anni però i tempi erano maturi per il salto di categoria.

"Sarei voluto presentarmi in MotoGP in modo diverso, ma questo era il momento giusto. È fondamentale per me avere il supporto di una Casa alle spalle, e qui ho trovato persone molto motivate".

L'italiano non sarà il solo esordiente proveniente dalla Moto2. Oltre a lui, anche Marc Marquez e Bradley Smith saliranno per la prima volta su una MotoGP domani.

"Il mio riferimento saranno loro due, specialmente Marc, con il quale ho fatto delle belle battaglie. Per tutti lui sale sulla moto migliore ed io su quella peggiore, ma per me non è così. Non averne provate altre potrebbe aiutarmi, ma devo fare molta esperienza e capire io stesso se cambiare qualcosa a livello di preparazione. I test di Jerez a novembre saranno più importanti in questo senso".

A rovinare il debutto di Iannone potrebbe essere la pioggia, prevista per i prossimi due giorni.

"Per me sarà comunque utile girare per capire il comportamento della moto sul bagnato. Però non so nuotare, al massimo annego", ha chiosato ridendo.


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