Uncini:"Hayden ha commesso un errore"

Il responsabile sicurezza difende le vie di fuga, ma resta il dubbio sull'assenza di air fence

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L'incidente occorso a Nicky Hayden nel corso del GP di Aragon ha tenuto molti col fiato sospeso. L'americano è uscito di pista all'ultima curva (la 16) dopo una lieve esitazione, continuando il suo percorso nella via di fuga fino a schiantarsi contro il muro di recinzione, dietro al quale 'Kentucky Kid' è stato lanciato mentre la sua GP12 rimaneva dall'altra parte. I primi referti medici danno il pilota cosciente e con piena mobilità degli arti. L'americano, già a terra nella stessa curva ieri, non ha riportato danni al polso infortunato né traumi cranici, e resta in attesa del riscontro di ulteriori analisi condotte all'ospedale locale in via puramente precauzionale.

La domanda che molti si sono posti, guardando il replay, è perché non fossero stati posti alcuni "air fence" (letteralmente, barriere gonfiabili) davanti al muro per attutire l'impatto. Questa la risposta al programma Fuori Giri di Franco Uncini, responsabile della sicurezza per la Dorna: "La via di fuga è lunga oltre 100 metri, e rispetta gli standard di sicurezza vigenti. In realtà Hayden ha corso un rischio tenendo la moto in piedi e tentando di frenare in tempo. Purtroppo non ci è riuscito e ha fatto un brutto incidente. Per l'anno prossimo contempleremo la possibilità di asfaltare questa via di fuga per dare maggior margine di manovra ai piloti in caso di uscita di pista e al contempo lasciargli spazio sufficiente per fermarsi in caso di scivolata".

In realtà le immagini mostrano come la via di fuga cominci con l'erba sintetica, ghiaia, poi sia attraversata da una piccola striscia d'asfalto e termini con una zona più ampia di prato prima del muro. Hayden è stato probabilmente tratto in inganno da questa varietà di superfici, credendo di poter sterzare la moto con l'aiuto del freno posteriore prima di raggiungere il muro. La GP12 si è però intraversata vistosamente, impedendogli di reagire prima dell'impatto.

"Non possiamo lamentarci per quanto riguarda la sicurezza dei circuiti – ha commentato Andrea DoviziosoLe vie di fuga sono molto ampie, anche in quel punto. Magari si potrebbe mettere un air fence, che è sempre utile perché con la ghiaia si riesce a rallentare meno che con l'asfalto se rimani in piedi".

Un incidente simile era già capitato durante le prove di ieri, per fortuna senza il pilota al seguito. Sicurezza, in certi casi, significa anche mettere in conto eventuali errori dei piloti. E, in questo caso, ciò non è stato fatto.

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