Rossi: ducatisti, sono deluso come voi

"Mi aspettavo aiuto, ma ricevo messaggi gratuitamente cattivi. Nel 2013 parleranno i risultati"

E’ una vigilia di Gran Premio inedita per Valentino Rossi, almeno da quando veste la casacca rossa. Il morale è alto dopo il 2° posto di Misano e ad Aragon si cercano conferme, non più miracoli. Il Dottore definisce questo week end come “un test importante per capire meglio il nostro livello”. Forse ancora più decisivo su una pista che gli piace ma che non digerisce ancora completamente, “adatterò il mi stile di guida e cercherò di trovare le migliore traiettorie – promette – Qui ho ancora da imparare”.

Il passo avanti comunque c’è stato.

Sì, ma bisogna scoprire ancora quanto è grande. Anche nei test di lunedì ho provato delle novità che hanno rappresentato dei miglioramenti, ora però dobbiamo avere la conferma”.

Quanto c’è stato di fortuna in quel 2° posto, con Pedrosa e Stoner fuori dai giochi?

So che in questa stagioni i primi tre, Casey, Dani e Jorge, sono più veloci, non solo di noi, ma di tutti. Però essere davanti agli ‘altri’ è comunque un buon risultato, anche perché spesso siamo stati più lenti di loro. Il passo avanti c’è stato, poi forse un po’ la fortuna ha aiutato per il podio. Questo bisogna capire: se siamo in grado di lottare col secondo gruppo”.

Per la prova del nove ci vorrebbe l’asciutto, ma le previsioni giocano contro, magari capiterà un altro venerdì come Misano.

La speranza è che la pista sia completamente asciutta o bagnata, condizioni di asfalto umido rendono girare completamente inutile”.

Servirebbero delle gomme intermedie.

Risolverebbero quel problema, ma hanno una finestra di utilizzo troppo piccola, vanno bene solo in condizioni particolarissime. Inoltre non aiuterebbero comunque il lavoro in previsione della gara”.

A proposito di pneumatici, qui Bridgestone porta mescole più morbide del solito.

Sì e io le soffro più degli altri, dovremo trovare un set up che non le stressi troppo. Poi c’è da considerare il fatto che quest’anno  le gomme sono cambiate, la situazione potrebbe essere migliore”.

In settimana ti sei lamentato su Twitter che ricevi critiche per la quasi totalità dai ducatisti.

Dopo un anno e mezzo con questi risultati non mi aspetto di essere osannato, ma ricevo molti messaggi gratuitamente cattivi. Mi spiace che qualcuno pensi che io non mi sia impegnato. Non voglio generalizzare, magari si tratta solo di una piccola parte”.

Le due tifoserie, la tua e quella della Ducati, sono divise in tutto il mondo?

A dire il vero succede solo in Italia, dalle altre parti chi tifa per me tifa anche Ducati e viceversa. Come si dice, nessuno è profeta in patria. Nei momenti difficili ti aspetti un po’ di supporto, non nego la delusione ma è reciproca, sia mia che loro, nessuno è contento. Comunque alla fine quelli che parlano sono i risultati in pista e vedremo cosa diranno il prossimo anno, per me e per la Ducati”.

Intanto ti sei rilassato sulla Ferrari al Nurburgring.

La gara è stata bella, anche se abbiamo sbagliato la strategia. Ma quello che più mi è piaciuto è stato il giro nel vecchio Nordschleife, era da un po’ che non godevo così”.

E al ranch è venuto a trovarti Kevin Schwantz.

Altra esperienza bellissima, avevamo già girato insieme con la moto da cross, ma mai da soli. Kevin va fortissimo e abbiamo fatto una grande bagarre”.

Chi ha vinto?

Sono un po’ più veloce di lui, ma ho anche più esperienza in quel campo”.


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