Stoner: Ducati? Non è migliorata

Sui problemi di Rossi interviene Pedrosa: "un cambiamento troppo grande per lui"

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Con il 2011 ormai agli sgoccioli, inizia il conto alla rovescia per l’inizio della stagione 2012, che sarà inaugurata dai test in Malesia il 31 gennaio. In quella data gli occhi saranno puntati ancora una volta tutti su Rossi, come già successo un anno fa. Ma se una decina di mesi fa la curiosità era di vedere il Dottore di rosso vestito per la prima volta, fra poco più di 30 giorni sarà quella di sapere se Valentino saranno riusciti ad uscire da quelle sabbie mobili in cui sono rimasti intrappolati per tutto il campionato.

A Borgo Panigale i progettisti non sono andati in ferie e quella che vedremo a Sepang sarà la “vera” GP12, differente dal primo prototipo sceso in pista a Valencia dopo l’ultimo Gran Premio della stagione. Se è vero che il mondiale non si vince in inverno, è comunque innegabile che i valori espressi nei test rispecchiano quelli della stagione e un'altra annata disastrosa sarebbe un incubo a cui nessuno vorrebbe trovarsi di fronte.

In attesa di scoprire la nuova creatura di Filippo Preziosi, sono stati gli stessi colleghi di Rossi a sbilanciarsi sulla competitività del campionissimo nel 2012. Fra i suoi più accaniti sostenitori si è rivelato, a sorpresa, Jorge Lorenzo che lo inserisce senza alcun dubbio tra i pretendenti al titolo. “Valentino può tornare a vincere in qualsiasi momento, ha il talento e la velocità per farlo” non ha esitato ad affermare. Dall’altra parte della barricata invece è Andrea Dovizioso, scettico su un improvviso miracolo: “la Ducati migliorerà, ma non credo al punto di giocarsi il mondiale”.

Anche Stoner e Pedrosa hanno detto la loro sulla stagione del Dottore, l’unico pilota a riuscire ad attirare tutte le attenzioni su di sé, sia che vinca sia che perda. Casey Stoner non ha rinunciato, in un’intervista a MCN, a lanciare una frecciatina al suo rivale e al capomeccanico Jeremy Burgess: “la ragione per cui questa non è stata una buona stagione ha molto a che fare con Valentino e Jeremy e le critiche che ci avevano rivolto sul fatto che non saremmo stati in grado di sviluppare la moto e che non avremmo saputo cosa fare. Certamente loro sono dieci volte più confusi di quanto non lo fossimo noi sulla direzione da prendere. In questa stagione, benché abbiano avuto tutto quello che volevano, non hanno migliorato nulla. Alla fine noi sapevamo quale strada seguire, ma non avevamo le risorse per farlo, ora invece loro ce le hanno ma non stanno ancora andando nella giusta direzione”.

L’australiano non sembra quindi nel novero di quelli che si aspettano un Rossi al top fina dall’inizio, mentre Dani Pedrosa, sulle pagine di Sport.es, si è dimostrato molto più diplomatico: “in tanti hanno espresso la propria opinione su questo argomento e nessuno meglio di Rossi sa cosa è successo, perché non si è adattato alla Ducati come Stoner ha saputo fare. La prima cosa che viene in mente, senza aver provato la Ducati, è che dopo molti anni in sella a moto giapponesi la testa di Rossi non fosse pronta per un cambiamento di questa portata, così radicale”.

Lo spagnolo sembra avere centrato un punto molto importante, tanto che il prossimo prototipo Ducati sarà la più “giapponese” di tutte le Desmosedici mai progettate. Il telaio perimetrale in alluminio è la più evidente delle rivoluzioni apportate, ma non è detto che la carena non nasconda qualche altra grossa novità, motore in primis. Quello che è certo è che ancora una volta, il re e la regina, dal punto di vista mediatico, del motomondiale saranno loro, Rossi e la Rossa, in attesa di sapere se saranno due regnanti con o senza corona.

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